Politica

Tariffa puntuale, nessun confronto
con le minoranze, odg di Forza Italia

Tariffa puntuale rifiuti, continuano le polemiche. Dopo l’approvazione delle tariffe Tari  lunedì scorso in Consiglio, il centrodestra di Malvezzi, Fasani, Simi (Forza Italia) e Ceraso ha presentato un ordine del giorno che chiede una serie di dati per capire in che modo il nuovo sistema di pesatura del rifiuto secco inciderà sulla differenziata e soprattuto sulla bolletta.

Si parte dalla constatazione che non c’è stato alcun confronto all’interno delle commissioni consigliari sui “dati attuali sulla raccolta dei rifiuti in città – si legge nell’Odg –  gli obbiettivi quali-quantitativi ed economici della cosiddetta sperimentazione, la sua durata, i costi diretti e indiretti del nuovo sistema di raccolta, le ricadute sulla tariffa per le famiglie e per le attività produttive, l’elaborazione di simulazioni per il confronto tra i differenti sistemi di raccolta, la scelta della capienza dei sacchi in distribuzione, le ricadute organizzative e logistiche nella vita dei cittadini (appartamenti e condomini), la quantificazione della variazione della tariffa, le ricadute sulle attività produttive, l’utilizzo degli spazi pubblici”.

E “secondo le intenzioni del Comune di Cremona dal prossimo mese di settembre 2021 fino alla fine dell’anno 2022 (16 mesi) dovrebbe avvenire la “misurazione puntuale” della frazione di “secco”, a cui seguirà l’applicazione della “tariffa puntuale”.

I consiglieri chiedono che al consiglio comunale vengano resi noti:
– gli attuali dati sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani suddivisa per le diverse frazioni, esplicitando la quantità di rifiuti urbani “differenziati” dai cittadini presso le proprie abitazioni che viene effettivamente avviata al recupero e quella che invece viene destinata all’incenerimento in quanto non idonea al riciclo;
– tutti i dettagli organizzativi (es. frequenza della raccolta del “secco”) del nuovo modello di raccolta e tutti i costi diretti ed indiretti del nuovo servizio (consulenze, campagne di comunicazione, costo dei sacchi – dotati di TAG – attualmente in fase di distribuzione, maggiore o minor compenso alla società incaricata della raccolta);
– gli obbiettivi qualitativi e quantitativi che l’Amministrazione Comunale ha posto alla base della fase sperimentale (es. aumento della percentuale della raccolta differenziata, aumento delle quantità di rifiuti effettivamente avviata al riciclo) per poter valutare, al termine della fase di “misurazione puntuale” l’effettivo successo/insuccesso della stessa;
– la valutazione – se esistente – delle ricadute organizzative e logistiche del nuovo modello di raccolta – eseguito con sacchi da 60 lt. – per le famiglie residenti in condomini numerosi e in abitazioni di ridotte dimensioni prive di balconi o spazi comuni adeguati;
– l’analisi comparativa – se esistente – della “tariffa puntuale” sui diversi nuclei famigliari (persone sole – coppie – famiglie numerose);
– Sostituire il formato dei sacchi dotati di TAG attualmente in distribuzione (60 lt.) con sacchetti più piccoli (30 lt. – 40 lt.) allo scopo di evitare disagi per i nuclei famigliari e per le attività produttive;
– Prolungare la fase distribuzione dei sacchi per tutto il mese di settembre, prevedendo la consegna a domicilio per le persone che per ragioni di salute o lavorative non riescono a recarsi presso i punti di distribuzione;
–  Posticipare l’avvio della fase di “misurazione puntuale” a Gennaio 2022 e concluderla entro l’anno solare, dopo aver esplicitato nel dettaglio i benefici per i cittadini;
–  Assicurare, anche nella fase di “misurazione puntuale”, il mantenimento della medesima frequenza della raccolta delle diverse frazioni dei rifiuti, compresa la frazione “secca”;
– Esplicitare le soluzioni organizzative immaginate dall’Amministrazione per assicurare il rispetto del decoro urbano e evitare l’abbandono di rifiuti nell’ambiente;
– Informare con cadenza mensile il Consiglio Comunale dell’andamento dati sulla raccolta per tutta la fase sperimentale, assicurando quindi la massima trasparenza;
– Impegnarsi sin da ora ad escludere qualsiasi incremento del costo complessivo della raccolta dei rifiuti – compresi tutti i costi indiretti – e prevedere – ove si registrasse un effettivo incremento dei quantitativi delle diverse frazioni della raccolta differenziata – una ricaduta positiva in termini economici per i cittadini;
– Avviare un percorso all’interno delle commissioni per valutare forme di mitigazione della “tariffa puntuale” per evitare che la stessa risulti particolarmente penalizzante per le persone sole o per le famiglie con figli”.

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