Ultimo giorno di luna park,
i giostrai: "Grazie, Cremona"
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Ultimo giro di giostra questa sera, 29 giugno, ricorrenza di san Pietro: la festa che tradizionalmente chiudeva il mese del luna park per bambini e ragazzi cremonesi quest’anno sarà in formato minore, con poche attrazioni e senza il gran finale dei fuochi d’artificio.
I giostrai, quelli rimasti, questa mattina stavano smobilitando ma qualcuno rimarrà fino a domani. Quindi per gli appassionati dell’autoscontro, del brucomela, degli aeroplanini, per citarne solo alcuni, dal tardo pomeriggio sarà possibile godersela ancora una volta.
Nonostante la permanenza ridotta sulla piazza di Cremona, i titolari sono soddisfatti dei quindici giorni appena trascorsi. Lo spiega molto bene la signora Barbera, rappresentante della famiglia dell’autoscontro, attiva da quattro generazioni: “Questa è l’ultima sera, anche se non ci sono i fuochi, sarà una serata speciale per accontentare il pubblico, perchè dopo tanti mesi di reclusione – erano nove mesi che le giostre erano ferme – questa è stata la nostra prima piazza.
“Ci siamo emozionati perchè abbiamo riscontrato nella gente di Cremona la voglia di divertirsi e di far tornare a sorridere i bambini, una felicità passiva anche per i genitori, quando vedono il proprio bambino acchiappare il codino sulla giostra e vivono quella gioia di riflesso. Il luna park è in grado di dare queste sensazioni”.
Si emoziona un po’ e continua: “Guardi, è stato meraviglioso, la gente di Cremona ha reagito in modo eccellente, forse anche più dell’ultima volta. Si vede che san Pietro è una fiera molto sentita qui. Forse anche perchè i tempi erano più ristretti, due domeniche invece di quattro, e così la gente si è sfogata in questi 15 giorni. Cremona è stata davvero un caso particolare, perchè so da nostri colleghi che in altre parti d’Italia non è stato così. Siamo fieri di essere qui a san Pietro e di farne parte, ci dispiace andare via”.
Il lavoro continuerà ora nelle sagre sull’Appennino emiliano, mentre la maggioranza prenderà la via del mare. Come i Livero, che stanno caricando l’autoarticolato diretti a Massa. “Questi 15 giorni sono andati bene – spiega il titolare – il pubblico ha risposto bene, anche nel rispetto delle normative. Quanto abbiamo perso? Tantissimo, ma quello che è perso è perso e nessuno ce lo restituirà. Con buona volontà andiamo avanti passo per passo, ponderando le spese future. Se venite a Massa, ci trovate là”.
Stanno caricando il furgone e sono in partenza per Diano Marina padre e figlio Contiero, famiglia brianzola che gestisce da generazioni il banco di gastronomia. “Grazie veramente a Cremona e ai cremonesi, quest’anno è andata anche meglio degli altri anni. La gente aveva voglia di uscire, di muoversi un po’, speriamo che continui così”.
Dopo la delusione delle bancarelle, lo scorso fine settimane, quindi, un segnale di ottimismo da questo settore così duramente colpito .
Giuliana Biagi