Aral in assemblea. Bilancio
positivo di un anno difficile
“La pandemia da Covid 19 ha profondamente vincolato le nostre attività, ma l’associazione ha subito reagito attivando tutte le azioni volte alla sicurezza sia per il personale che per gli associati e fruitori dei servizi, chiudendo l’annata con un bilancio positivo sotto ogni profilo”. Questo il messaggio lanciato ieri dal presidente dell’ARAL (Associazione Regionale Allevatori Lombardia) Mauro Berticelli ai 53 delegati territoriali riuniti in assemblea generale al Centro Fiera del Garda di Montichiari per l’approvazione del consuntivo 2020 e del preventivo 2021. Con lui il vicepresidente Roberto Chizzoni, il direttore generale Andrea Galli ed i consiglieri del direttivo, oltre a vari ospiti: dal direttore dell’Associazione Italiana Allevatori (AIA) Mauro Donda (collegato in videoconferenza) a Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Lombardia.
“Nel 2020 Aral è stata fin dall’inizio direttamente coinvolta dall’emergenza Covid, in quanto nel territorio del Lodigiano è stata individuata come si ricorderà la prima zona rossa – ha ricordato il presidente -. Questo ha reso necessaria la sospensione dei servizi sul territorio già dalla fine di febbraio: ci siamo attrezzati fin da subito per garantire la continuità di servizi essenziali quali ad esempio l’anagrafe zootecnica e l’attività analitica nell’ambito della sicurezza alimentare, ma l’iniziale difficoltà di reperimento sul mercato di dispositivi quali mascherine, guanti, camici ed occhiali ha comportato la sospensione per più di un mese delle attività di laboratorio e di campo legate ai controlli funzionali, con impatto economico sicuramente significativo”.
Nonostante le difficoltà, l’anno chiude con numeri stabili, con un totale di 607.851 vacche da latte controllate in 3.326 allevamenti, a conferma del profondo radicamento territoriale dell’associazione nel panorama zootecnico lombardo. Ma fondamentale per ARAL è anche la costante attività di ricerca e sperimentazione, che anche nel 2020 ha visto proseguire il preziosissimo lavoro sulle cellule differenziali, in collaborazione con l’Università di Milano, con la realizzazione di un protocollo di verifica dei valori soglia ed il proseguimento del lavoro sulla identificazione dei quattro principali agenti mastidogeni.
Oltre a ciò, il settore laboratori ha continuato ad espandere ed approfondire le proprie conoscenze e continuato a proporre analisi di vario ordine e tipologia con buoni risultati in numero di analisi effettuate. In assenza di Fiere e Mostre, l’attività aggregativa fra allevatori è stata comunque supportata tramite l’organizzazione di webinar che hanno consentito la partecipazione a distanza di numerosi associati. Mentre sono quasi 1800 le aziende che hanno deciso di partecipare al progetto di consulenza tecnica gestito da Lombardia Alleva Srl e finanziata con il PSR (misura 2.1) per il miglioramento dell’efficienza produttiva, a supporto anche delle filiere corte e della sostenibilità, che vede l’operatività in campo di un’ottantina di tecnici e consulenti.
In sintesi, nonostante le forti difficoltà, ARAL continua a guardare avanti per adeguare e rafforzare il suo ruolo di punto di riferimento imprescindibile per la crescita e lo sviluppo della zootecnia lombarda.