Cronaca

E' tutta vuota la sede Aem, se ne va
un pezzo di storia. Difficile il recupero

Lunedì è iniziato il trasloco di tutti gli uffici di back office dai piani superiori e degli sportelli aperti al pubblico di A2A Energia (già Lgh), questi ultimi finiti nel nuovo edificio di via del Macello 8

E’ incerto il destino della sede di Aem in viale Trento e Trieste, dove dallo scorso lunedì è iniziato il trasloco di tutti gli uffici di back office dai piani superiori e degli sportelli aperti al pubblico di A2A Energia (già Lgh). Questi ultimi sono già operativi nel nuovo edificio in via del Macello 8, secondo lotto del Polo tecnologico, mentre il personale di Aem è suddiviso tra la sede di via Persico, il polo della Cremazione, il Centro Servizi di via Postumia.

Un vero cambio di prospettiva per i tanti cremonesi ancora affezionati al palazzone di fronte all’ex Inam, a sua volta svuotato da tempo dai servizi dell’azienda ospedaliera e, al pari di Aem, dal destino assai problematico.

“Prima di tutto va valutato lo stato di salute dell’immobile”, ha detto a più riprese il sindaco Galimberti nel corso della presentazione del nuovo Cda di Aem e dei risultati di bilancio. “Alla luce di quello che ne deriverà, pensiamo di fare di questo luogo un polo di servizi per il cittadino”. Lo stato di salute è quello di un immobile di 2500 – 3500 mq con più di 40 anni alle spalle che richiede  un’onerosa opera di ammodernamento. Il sindaco non esclude che proprio qui possa trovare spazio una delle sperimentazioni di comunità energetiche che fanno parte del progetto Cremona 20/30, di cui Aem è partner insieme al Comune e ad A2A, un progetto comunque che avrà bisogno di un’iniezione di fondi europei per la produzione energetica ‘green’ per decollare.

Resta l’ipotesi di un trasferimento qui degli uffici tecnici del Comune oggi in via Aselli, ma l’idea non pare possa concretizzarsi nell’immediato.

Malinconia, oggi, nel passare attraverso corridoi ormai vuoti, da parte di alcuni volti storici dell’Aem, come la segretaria di direzione Nadia Ardizzi, tuttora in servizio, entrata in Aem trent’anni fa sotto la presidenza di un giovane Giuseppe Tiranti e con la direzione dell’ingegner Bertani; o di Alessandro Fanti, usciere, consigliere comunale della Lega (vedi rubrica Lettere). gb

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