Economia

Industriali, ecco la squadra
che affiancherà Allegri

209 voti su 212: con questi voti Stefano Allegri è stato eletto ieri presidente degli Industriali cremonesi, all’interno dell’assemblea che si è svolta a teatro Ponchielli.

Oltre a Francesco Buzzella come membro di diritto in qualità di past president, ci saranno 9 vicepresidenti. Ecco le loro deleghe:
Enrico Mainardi: Next generation 3C e Cultura
Serena Ruggeri: vice presidente vicario e delega al masterplan 3C
Valter Galbignani past president della piccola – marketing associativo
Maurizio Ferraroni – Energia-ambiente e sostenibilità
Anna Agostino: Innovazione
Caterina Cremonesi: formazione
Alessandro Ratini – internazionalizzazione
Chiara Ferrari presidente dei Giovani – education
William Grandi presidente della piccola – delega allo sviluppo delle PMI

L’INTERVENTO INTEGRALE DI STEFANO ALLEGRI IN ASSEMBLEA

Buonasera,
E’ con grande piacere e anche grande emozione che sono qui oggi a dare la mia piena disponibilità a ricoprire un incarico importante e delicato.

Oggi sono AU di Panificio Cremona Italia; ho fondato l’azienda nel 2005, operiamo nel settore alimentare e realizziamo prodotti da forno surgelati per segmenti di nicchia, sia in ambito tradizionale che senza allergeni. Abbiamo 3 siti produttivi, con 50 dipendenti ed i ns mercati di riferimento sono la distribuzione organizzata, ambito in cui serviamo 32 gruppi, il settore aereo, serviamo circa una 20ina di compagnie aeree ed una 15ina di aeroporti, ed il settore Ho.re.ca.
Siamo presenti in alcune catene in Germania, Olanda ed Inghilterra, entro la fine dell’anno saremo anche in alcune catene americane della grande distribuzione.

Mi piacerebbe ora condividere quello che è stato il mio percorso di avvicinamento alla nostra associazione per arrivare ad un punto che ritengo importante valorizzare nel prossimo mandato: nel 2000 il Politecnico di Milano assieme al Gruppo Giovani di Assolombarda avevano promosso un concorso che prevedeva la premiazione di un progetto di business plan che potesse poi effettivamente trasformarsi in una start up produttiva. Quell’anno ebbi la fortuna di vincere il concorso ed il primo premio consisteva in:
• Una somma di denaro sufficiente per aprire la partita iva supportati da un consulente
• Un corso di formazione, utilissimo, per imprenditori alle prime armi
• Un anno di iscrizione gratuita al gruppo giovani di Assolombarda.
Forte di quell’esperienza, quando io e mio fratello abbiamo aperto la nostra prima attività abbiamo deciso di iscriverci in associazione industriali a Cremona e qui, fin da subito abbiamo trovato un supporto unico nella panoramica di ciò che può trovare un imprenditore alle prime armi.
Il confronto è stato ed è ancora oggi un elemento importante per la mia crescita professionale e personale; e quelli che una volta erano colleghi, nel tempo si sono trasformati in amici e migliori amici e tanti oggi sono presenti in platea per dare forza a questo progetto!
Le competenze offerte dai funzionari e dai dipendenti della nostra associazione, nel nostro territorio non trovano eguali!
Questo per affermare con determinazione, quello è forse il principale punto di forza della nostra associazione: ovvero che la nostra associazione è sicuramente la casa delle imprese, però ancor di più la casa degli imprenditori. Qui possiamo confrontarci, crescere, trovare risposte alle difficoltà che ogni giorno incontriamo nel nostro percorso.
Durante la mia esperienza associativa:
• Ho avuto il privilegio di ricoprire il ruolo di presidente del Gruppo Giovani durante il mandato di Mario Caldonazzo e di Umberto Cabini
• Ed il privilegio di far parte del team di Francesco Buzzella, nel ruolo di vice presidente vicario.

Se la nostra associazione di Cremona rappresenta tutto questo per un imprenditore e per il territorio, è importante ricordare cosa rappresentiamo a livello nazionale:
in 110 anni di storia siamo la prima associazione di categoria del mondo.
Contiamo 216 organizzazioni associate e rappresentiamo oltre 150.000 imprese, che producono il 34% del totale del PIL italiano e il 70% di quello manifatturiero, e contribuiamo al 50% del gettito fiscale, danno lavoro ad oltre 5,5 milioni di persone, pari a circa un terzo del totale degli occupati del Paese.
Una associazione che è impegnata ogni giorno a rappresentare tutti gli associati ma nell’interesse del paese, questo è un punto di forza di Confindustria, la convinzione che solo un paese con un sistema economico forte può mantenere o ritrovare la strada della crescita.

Come ha ricordato Francesco, in un paese che contrariamente alle sue radici imprenditoriali si dimostra troppo spesso ostile alla attività di impresa, se non ci fosse il nostro sistema di rappresentanza arriverebbero provvedimenti molto peggiori di quelli che vediamo.
In questi anni in cui tanti invocavano le disintermediazioni però le associazioni di categoria e la nostra in primis, hanno dimostrato il loro valore e come sempre hanno fatto la differenza in un periodo come quello che stiamo vivendo.

Lo scenario che ci aspetta è di profondo cambiamento!
Mai come oggi il futuro è aperto ed il futuro migliore si costruisce con una analisi attenta del presente, partendo dai vincoli ma anche dalle opportunità che gli sviluppi correnti presentano.
Pur nelle tante incertezze delle evoluzioni globali che in ogni ambito, politico, economico e sociale, possono essere quotidianamente riscontrate ci sono grandi spazi di intervento e di miglioramento.
La battaglia con la pandemia non è terminata, possiamo però ripartire perché il covid ha dato a tutto un nuovo assetto permettendoci di individuare nuove strategie, il cambiamento è inevitabile e anche la macchina pubblica oggi più che mai non si può sottrarre e deve essere radicalmente ripensata.
Le occasioni che abbiamo di fronte, ed ovviamente legate alle risorse che l’Europa ha messo a disposizione, sono tutte da cogliere. Investimenti imponenti verso la direzione della crescita e lo sviluppo.
Ma noi imprenditori sappiamo che non sono un regalo. Queste risorse sono vincolate a misure radicali e soprattutto alla capacità di invertire la rotta!
L’Italia tutta, e questa è la sfida più grande, dovrà essere capace di rivedere e superare i suoi limiti.
Lo ha detto il presidente Draghi:
“Sbaglieremmo tutti a pensare che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, pur nella sua storica importanza, sia solo un insieme di progetti tanto necessari quanto ambiziosi, di numeri, obiettivi, scadenze”. “Non è solo una questione di reddito, lavoro, benessere. Ma anche di valori civili, di sentimenti della nostra comunità nazionale che nessun numero, nessuna tabella potranno mai rappresentare”. “C’è anche e soprattutto il destino del Paese. La misura di quello che sarà il suo ruolo nella comunità internazionale. La sua credibilità e reputazione come fondatore dell’Unione europea e protagonista del mondo occidentale”.

Cremona è sempre stato un territorio di imprese. Se la genesi economica ci ha visti legati al settore primario la manifattura ed il terziario sono cresciute in modo evidente negli anni.
Nel tempo si sono infatti create eccellenze industriali di richiamo nazionale ed internazionale; si sono sviluppate filiere settoriali di grande prospettiva.
I prodotti manifatturieri rappresentano il 98% delle esportazioni dei beni italiani e la nostra provincia da un contributo importante in molti settori: dalla meccanica, alla siderurgia, alla chimica, alla cosmesi, all’agrifood!
Questo ci chiama ad un grande ruolo di responsabilità e vorrei aggiungere di indirizzo.
Non ci interessa la politica ma la politica economica sì!

Ritengo che oggi i territori avranno un ruolo nuovo e delicato. Voglio continuare nella costruzione di una visione industriale di questo territorio, questo è un approccio che ha caratterizzato tutti i presidenti di Confindustria Cremona. Francesco Buzzella si è immaginato ed ha costruito il Masterplan 3C, un progetto che ha contribuito a segnare una rotta di una provincia che appare troppo spesso fuori dai radar. Occorrerà appunto un impegno per ritrovare un posizionamento in primis con Regione Lombardia.
Per tale ragione la direttrice tracciata dal Masterplan 3C va seguita e riempita ulteriormente di contenuti.
Per supportare questo progetto di sviluppo dobbiamo però prima superare le nostre debolezze…
Troppo spesso ci si presenta disuniti agli appuntamenti che contano: troppe tensioni tra amministrazioni e poca collaborazione fra le associazioni.
Ricordiamoci che abbiamo dovuto fare riferimento alle 3C nel titolo del Masterplan non solo per richiamarne i principi sottesi: Crescita – Competitività – Coinvolgimento / creatività, cambiamento e comunicazione ma soprattutto per sottolineare i tre distinti poli del territorio Crema, Cremona e Casalmaggiore che non sempre danno esempio di costruttiva collaborazione.

Conoscenza e sapere specialistico sono armi distintive verso cui puntare per la crescita e l’attrattività del territorio, uno dei pilastri della knowledge economy.
Oggi il nostro territorio si sta distinguendo: grazie agli investimenti e, soprattutto, alla visione della Fondazione Arvedi Bruschini, è stato realizzato il Campus di Santa Monica ed a breve verrà realizzato quello del Politecnico di Milano; Cremona in breve tempo sta diventando un punto di riferimento per l’offerta formativa universitaria e post universitaria, un luogo di attrazione per le nuove generazioni.
Oltre alla offerta universitaria sarà fondamentale presidiare anche la formazione post diploma, cioè gli ITS che con la cosmesi e la meccatronica saranno un modello vincente per superare il mismatch fra domanda ed offerta di lavoro e richiamare giovani.
Dunque, davvero grandi attenzioni ai giovani e da qui il progetto in cantiere che porterà alla nascita di una fondazione che si occuperà proprio delle nuove generazioni e vorremmo chiamare Next Generation 3C.

Il territorio dovrà essere però collegato e connesso per essere attrattivo.
Le infrastrutture per noi non possono rimanere negli annunci di Regione e Ministero, siano esse materiali che immateriali.

Dobbiamo promuovere un’azione di lobby territoriale coinvolgendo le altre associazioni.
Il rapporto con i rappresentanti parlamentari e regionali non deve essere episodico ma continuativo. Non deve essere di circostanza ma di contenuto.
Occorre dunque pianificare e costruire una visione a 5-10 anni.
La nostra Associazione deve essere leader in questo progetto di rilancio però dovremo essere anche più forti e rappresentativi.
Sarà davvero importante implementare la base associativa, avvicinare nuove imprese stimolare altri imprenditori a partecipare, perché, lo ripeto con forza, l’associazione è la “casa delle imprese e ancora di più la casa degli imprenditori”, è un’occasione per gli imprenditori che vi partecipano!
Avremo anche una serie di elementi e condizioni al contorno che ci renderanno ancora più autorevoli:
con grande ammirazione ricordo che al nostro Francesco Buzzella è stata chiesta la disponibilità per la presidenza di Confindustria Lombardia, una richiesta unanime! La prima volta che la nostra associazione andrà a ricoprire questo ruolo.
Al nostro Corrado La Forgia andrà, dopo domani, la Vicepresidenza di Federmeccanica con una delega alla innovazione ed alla transizione 4.0
Il nostro collega Renato Ancorotti è stato riconfermato alla guida della associazione nazionale di Confindustria sulla cosmesi.
Non dimentichiamo che il presidente di Confindustria Carlo Bonomi oltre che un amico ha origini cremasche.

Un programma operativo e dettagliato vorrei costruirlo con chi mi affiancherà.

LE DELEGHE Vorrei in questa occasione condividere le deleghe assegnate alla futura squadra di presidenza.
Parto da quelle che vorrei tenere per me.
Rapporti sindacali: perché le parti sociali hanno l’obbligo di evolvere e con i sindacati vorrei parlare di una nuova visione del lavoro, superando vecchi schemi a volte incomprensibili
Finanza e Credito: La liquidità e finanza per nuovi progetti rimangono sempre un punto fondamentale per la crescita! In questo periodo molte imprese hanno aumentato il loro debito non per investimenti ma per fronteggiare l’emergenza covid. Su questi temi l’AIC dovrà e potrà fare la differenza. Per questo il confronto con le banche dovrà essere operativo e continuativo.

Vorrei poi assegnare: una delega specifica a seguire l’evoluzione del Masterplan 3C, con i numerosi progetti che esso avvierà nel momento in cui verrà definita l’associazione Temporanea di Scopo.
una delega alla innovazione perché la crescita e lo sviluppo delle imprese passa dalle nuove conoscenze e tecnologie e da una consapevolezza digitale.
Una delega alla formazione: La formazione è un plus fondamentale e su questo ambito possiamo essere un player ancora più importante. È uno dei servizi più importanti offerti dalla nostra associazione
Una delega alla internazionalizzazione: per favorire le PMI nella conoscenza di nuovi mercati e supportare chi già vi opera nel superare le difficoltà delle evoluzioni di regole normative e vincoli.
Una delega alla energia ed alla economia circolare perché queste sono le sfide più importanti che l’UE vuole affrontare e così i suoi stati membri.
Una delega al marketing associativo: la nostra leadership dipende dalla nostra rappresentanza e dalla capacità di coinvolgimento nei progetti sia di nuovi che di vecchi associati.
Una delega ai rapporti con la scuola, da sempre gestita in modo autorevole dai giovani industriali.
Una delega ai temi specifici della piccola industria ed agli strumenti utili a favorirne la crescita, che sarà in capo al Presidente della Piccola industria.
Una delega specifica a gestire quella Fondazione ed alla cultura che citavo prima e destinata a sostenere le nuove generazioni e quindi startupper, ricercatori e giovani in generale.

La nostra Associazione è la casa delle imprese e degli imprenditori che silenziosamente e operosamente, ogni giorno, producono, inventano, esportano, fanno grande Cremona nel mondo.
Io credo profondamente in queste imprese, piccole o grandi che siano.
A tutte indistintamente dedicherò le mie energie, perché trovino nella nostra associazione un punto di riferimento sempre più autorevole ed utile alla loro crescita.
Questa è la mia missione.

Questi gli incarichi assegnati ai vicepresidenti
Oltre a Francesco Buzzella come membro di diritto in qualità di past president ci saranno:
• Enrico Mainardi che oggi presenterò io in quanto non ha potuto presenziare per motivi personali – mi ha dato il permesso di parlare della sua azienda che comunque è rappresentata dal suo formidabile papà Gianni – Next generation 3C e Cultura
• Serena Ruggeri – vice presidente vicario e delega al masterplan 3C
• Valter Galbignani past president della piccola – marketing associativo
• Maurizio Ferraroni – Energia-ambiente e sostenibilità
E poi le novità:
• Anna Agostino – Innovazione
• Caterina Cremonesi – formazione
• Alessandro Ratini – internazionalizzazione
E come rappresentanti di diritto sempre oltre a Francesco Buzzella:
• Chiara Ferrari presidente dei Giovani – education
• William Grandi presidente della piccola – delega allo sviluppo delle PMI

 

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