Economia

Lotteria degli scontrini, in provincia
ha aderito un esercente su tre

Quasi un esercente cremonese su tre ha trasmesso operazioni valide ai fini della Lotteria degli scontrini. E’ quanto emerge dal rapporto 2021 della Corte dei Conti sul coordinamento della finanza pubblica.

Con il 29% di trasmissioni in rapporto agli esercenti, Cremona si piazza tra le prime 10 province proprio come maggior numero di trasmissioni in Italia. In valori assoluti, si parla di 1.695 esercenti su un totale di 5.894 censiti. A livello lombardo, solo Monza e Brianza (34%), Sondrio e Lecco (33%) e Mantova (30%) hanno fatto meglio in termini percentuali, mentre Lodi, Milano, Come e Bergamo si attestano alla pari. La media regionale, al top insieme all’Emilia-Romagna, è del 29%, quella nazionale del 22%.

In generale, in Italia, il numero delle persone fisiche che hanno ottenuto il codice lotteria al 30 aprile 2021 è di circa 4,6 milioni, dei quali hanno aderito alla Lotteria per almeno un’operazione 3,2 milioni, mentre il numero complessivo delle operazioni valide ai fini della Lotteria, rilevate dal sistema, era di 61,3 milioni.

Dai dati forniti dalle agenzie fiscali, si legge nel rapporto, “emerge come al 30 aprile 2021 l’adesione alla Lotteria degli scontrini fosse alquanto limitata e settoriale“. Sul totale di 1.169.677 esercenti tenuti alla trasmissione telematica dei corrispettivi, soltanto 261.723 ha finora aderito all’iniziativa trasmettendo almeno una operazione.

La gran parte delle operazioni risulta concentrata nella grande distribuzione (supermercati, discount alimentari, grandi magazzini, ecc.). In particolare, le operazioni presso i supermercati assorbono da sole il 54,4 per cento del totale.

“Il dato – dice ancora la Corte dei Conti – è confermato anche dalla distribuzione delle operazioni rilevate per fasce di volume d’affari, tenuto presente che nella fascia superiore a 500 milioni di euro si concentra il 43,1 per cento del totale. Alquanto modesto risulta l’apporto delle fasce fino a 50 mila euro, pari al 6 per cento, e da 50 mila a 100 mila, pari allo 0,9 per cento”.

Il rapporto quindi conclude: “Dai dati finora disponibili emerge lo scarso successo dell’iniziativa, poco diffusa tra gli operatori di medio-piccola dimensione economica e probabilmente poco apprezzata dai consumatori. In sostanza la risposta relativamente positiva è venuta unicamente dalle operazioni effettuate presso le imprese di maggiori dimensioni”.

Mauro Taino

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