Cronaca

Spazzatrice troppo rumorosa,
minacce. Ma l'imputato non c'è

Avrebbe dovuto difendersi, Mario Rossi, 46 anni, bancario, accusato di aver minacciato con un coltellino

un dipendente della Linea Gestioni perchè faceva troppo rumore con la spazzatrice per aspirare le foglie. In aula, però, l’imputato, difeso dall’avvocato Simona Bracchi, non si è visto, e il giudice ha rinviato al prossimo 28 ottobre. Oggi in aula, invece, è tornato a testimoniare Michele Valorsi, 62 anni, l’operatore ecologico

che all’alba del 10 novembre 2015, in piazza Fiume, era stato minacciato dal bancario, esasperato dal rumore. Gli è stata mostrata una fotografia. “Sono passati più di 5 anni, mi sembra lui”, ha detto il testimone.

 

Ad identificare Rossi erano stati gli agenti della polizia locale grazie alla descrizione della vittima, ad un’attività di indagine basata su appostamenti davanti al palazzo dal quale l’uomo era uscito, sulla visione delle telecamere e anche grazie ad alcune testimonianze. Per trovare l’autore delle minacce, gli agenti si erano anche finti operatori ecologici.

Quel giorno Valorsi, dipendente della società municipalizzata Linea Gestioni spa con sede a Crema, era alla guida della spazzatrice. Doveva pulire strade e marciapiedi dalle foglie in previsione del mercato di piazza Fiume che sarebbe stato allestito un’ora e mezza più tardi. Ad un certo punto l’uomo si era visto puntare il coltello dall’imputato piombato davanti a lui cieco dalla rabbia. “Non mi sono spaventato”, aveva già raccontato al giudice. “Quel signore era infuriato, ma non sembrava avesse intenzioni cattive. Certo che però a ripensarci viene un pò di paura”.

L’imputato si era limitato alle minacce. Prima di allontanarsi aveva sferrato calci a tutti i contenitori della raccolta differenziata. Passato il pericolo, il dipendente aveva raggiunto la sua azienda e aveva spiegato l’accaduto. Il giorno dopo si era presentato al comando dei vigili e aveva fornito agli agenti una descrizione piuttosto accurata dell’uomo che lo aveva aggredito verbalmente agitando il coltello.

I vigili della sezione della polizia giudiziaria della procura di Cremona, avevano subito attivato le ricerche nei condomini della zona, facendo appostamenti e procedendo alla visione delle immagini delle telecamere di sorveglianza alla ricerca della persona che corrispondesse alla descrizione. Da un’operatrice ecologica gli investigatori erano venuti a sapere che un uomo le aveva chiesto informazioni su chi avesse ordinato quel tipo di servizio così rumoroso. Così, quell’attività con la spazzatrice era stata appositamente ripetuta per fare il modo che la persona uscisse allo scoperto. Ma quel giorno non era successo nulla.

Il 19 novembre alle 6,45 Mario Rossi era stato individuato e fermato. Stava andando alla stazione per raggiungere Milano, suo posto di lavoro. In tasca aveva un coltello. L’imputato aveva ammesso di essersi lamentato per il rumore, ma aveva negato di aver puntato il coltello al volto del dipendente. L’arma, a suo dire, la teneva in casa insieme insieme ad altri coltelli e oggetti usati per difesa personale, come un manganello estensibile e spray urticante.

Sara Pizzorni

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