Coldiretti, 170 fattorie didattiche lombarde
pronte con campi scuola in campagna
Sono 170 le fattorie didattiche presenti nelle campagne lombarde che possono accogliere durante l’estate i bambini in sicurezza, con attività ricreative ed educative a contatto con la natura nei grandi spazi all’aria aperta, nel pieno rispetto delle norme anti Covid. E’ quanto afferma la Coldiretti Lombardia nell’annunciare la riapertura dei campi scuola in campagna con la fine delle lezioni in classe, in occasione della 1° festa dell’educazione alimentare nelle scuole con centinaia di bambini provenienti da tutta Italia nella tenuta presidenziale di Castelporziano.
All’iniziativa – spiega la Coldiretti regionale – partecipano anche diversi gruppi di alunni lombardi provenienti dalle scuole delle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Pavia e Sondrio, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dei ministri delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, dell’Istruzione Patrizio Bianchi, della Salute Roberto Speranza, della Transizione Ecologica Roberto Cingolani e del vicedirettore della Fao Maurizio Martina.
Sul nostro territorio – precisa la Coldiretti regionale – sono molte le fattorie didattiche già pronte a partire con l’attività estiva per bambini e ragazzi da lunedì prossimo 14 giugno 2021, quando la Lombardia entrerà in zona bianca con il livello minimo di restrizioni dovute alla pandemia da coronavirus. L’elenco completo delle strutture che propongono campi estivi aderenti a Terranostra, l’associazione per l’agriturismo e per l’ambiente promossa da Coldiretti, è disponibile sul sito https://terranostralombardia.it.
Le fattorie didattiche sono una realtà che la pandemia ha fatto esplodere – afferma la Coldiretti – insieme al bisogno di libertà e sicurezza degli italiani che, messi alla strette dall’emergenza Covid, vanno alla ricerca di spazi aperti e contatto con la natura. In particolare – precisa Terranostra Lombardia – le fattorie didattiche in Lombardia sono aziende agricole agrituristiche autorizzate a fare formazione sul campo per le nuove generazioni puntando sull’educazione ambientale attraverso la conoscenza della campagna con i suoi ritmi, l’alternanza delle stagioni e la possibilità di produrre in modo sostenibile.
E proprio per far conoscere sempre più queste realtà c’è la guida “Agenda 2030 in fattoria didattica” di Terranostra Lombardia. Si tratta di una pubblicazione che presenta le realtà e le esperienze attive a livello regionale che hanno aderito al progetto di sensibilizzazione sui temi dello sviluppo sostenibile, in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’opuscolo è scaricabile liberamente dal sito di Terranostra Lombardia.
Nelle fattorie didattiche – spiega Terranostra – si impara “facendo”, attraverso attività pratiche ed esperienze dirette come seminare, raccogliere, trasformare, manipolare e creare. Le attività proposte dalle aziende sono moltissime, si va dal laboratorio del bio pittore per dipingere con i colori estratti da foglie, fiori e ortaggi a quello dei baby chef dove imparare a cucinare risparmiando fino a quello dei più esperti dove allenare i sensi dell’olfatto, del gusto, del tatto e della vista ed imparare a riconoscere le piante aromatiche o assaporare i diversi tipi di miele.
Nelle fattorie didattiche i più piccoli vanno alla scoperta del mondo delle api, dell’orto sensoriale e della pet therapy, ma nella scuola in campagna – sottolinea la Coldiretti – i piccoli ospiti imparano anche a cucinare, mungono le mucche nella stalla o danno da mangiare ai pulcini e agli animali da cortile, senza dimenticare i laboratori del gusto. L’obiettivo – afferma la Coldiretti Lombardia – è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibi consumati ogni giorno.
Una novità importante – sottolinea la Coldiretti – per integrare l’offerta di servizi educativi per l’infanzia in Italia, alla quale ha concorso il progetto Educazione alla Campagna Amica di Donne Impresa Coldiretti che a livello nazionale ha coinvolto negli ultimi venti anni circa 10 milioni di bambini di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori. Le fattorie didattiche possono svolgere un ruolo fondamentale – evidenzia la Coldiretti – nel sostenere le famiglie e i genitori, in particolare le madri, che rientreranno al lavoro in concomitanza con la fine delle lezioni scolastiche e al fine di offrire servizi educativi con particolare attenzione al benessere psico-fisico dei bambini e dei ragazzi. Un’opportunità preziosa per integrare i servizi educativi per l’infanzia in una situazione che vede oggi in Italia escluse 3 famiglie su 4 (75%) da questo tipo di possibilità.
Non è un caso che con la pandemia il 70% degli italiani vorrebbe iscrivere i propri figli in una agricolonia, per trascorrere le vacanze estive in sicurezza con attività ricreative ed educative a contatto con la natura nei grandi spazi all’aria aperta, secondo l’indagine Coldiretti/Notosondaggi. Le fattorie didattiche di Coldiretti, in collaborazione con gli enti locali e le altre autorità territoriali coinvolte possono rappresentare, in questo momento di emergenza, un valido supporto alle politiche di sostegno dei bambini e delle loro famiglie, dando spazi alla didattica innovativa in campagna. Per sostenere i genitori di bambini e ragazzi con disabilità intellettiva e autismo ci sono fattorie che hanno realizzato – spiega Coldiretti – percorsi di formazione, recupero e apprendimento garantendo opportunità che in molte aree non sarebbe possibile offrire.