Ambiente

I Comitati a Fontana: nuova
statale Cr-Mn a soli 130 milioni

Dopo la visita di Attilio Fontana a Cremona, la rete di associazioni che fa capo a Cesare Vacchelli, evidenzia le contraddizioni di un progetto “insostenibile”, cioè quello dell’autostrada regionale Cremona – Piadena – Mantova. “Scorrendo i resoconti giornalistici – afferma Vacchelli in un documento sottoscritto da Coordinamento Comitati No autostrade Cr-Mn e Ti-Bre,  Legambiente, WWF Cremona, Italia Nostra Cremona e Mantova, Fiab Lombardia e Stati Generali Clima Ambiente e Salute  –  tutto risulta ancora molto indefinito: da chi la dovrebbe costruire, dalle modalità di individuazione del nuovo soggetto realizzatore, dai tempi di realizzazione, dalla mancanza del tratto centrale di 9 km, nonché dal reperimento delle risorse necessarie per il suo completamento, dal momento che si parla ancora di costruirla per lotti, finanziando il primo con gli annunciati 110 mln di euro, depurati, però, da quanto verrà riconosciuto a Stradivaria per la revoca della convenzione di concessione”.

20 anni  sono stati “persi a sostenere un progetto insostenibile, che ha impedito la realizzazione delle opere veramente utili al territorio” e ora la Regione “si accingerebbe a riconoscere 20 milioni di euro al concessionario per la sua liquidazione”. E circa le affermazioni di Fontana sui tempi lunghi di un eventuale revival della soluzione alternativa all’autostrada, “vorremmo ricordare che l’ipotesi di riqualificazione della SS10, così come da noi proposta, figura a pieno titolo tra gli scenari presentati dalla stessa Regione in occasione del tavolo sulle infrastrutture del 30 luglio 2019, durante il quale, inoltre, era già stata decretata la bocciatura della soluzione in project-financing con l’attuale concessionario”

La lettera si conclude con una serie di dati sulla fattibilità dell’operazione: “i tempi previsti per questa riqualificazione sono di soli tre anni; tale soluzione, oltre ad un notevole minore impatto sull’ambiente, sul consumo di suolo e sull’economia agricola del territorio attraversato, rappresenta la soluzione adeguata, visto che il traffico giornaliero medio sulla SS10 è di soli 9000 veicoli, per migliorare il collegamento viabilistico tra le due città; i relativi costi ammontano a soli 78 mln di euro, che diventano circa 130 mln con la realizzazione delle tangenziali ancora mancanti nei paesi attraversati; i costi dell’operazione autostradale ammonterebbero invece, secondo le nostre stime a ben 1,9 Mld di euro: poiché al costo regionale di realizzazione dell’autostrada Cr-Mn di circa 900 Mln di euro, l’onere finanziario che potrebbe pesare sulle casse dello stato ammonterebbe a circa un miliardo di euro, in ordine alle seguenti voci di spesa: finanziamento dei 9 km centrali del tracciato; finanziamento delle opere di connessione alla Cr-Mn; credito di imposta che si prevede di chiedere allo stato, a titolo di Iva sui lavori, di imposte sugli utili di esercizio e sull’attività di gestione.

Per questo, come ribadito con forza in occasione della nostra recente manifestazione “In bici per la SS10”, vogliamo riportare al centro dell’agenda politica locale, regionale e nazionale la nostra proposta di riqualificazione della statale 10 come alternativa concreta e sostenibile, insieme al raddoppio ferroviario Mn-Codogno, all’autostrada Cremona”.

 

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