Buona la ripartenza per
gli agriturismi cremonesi
“C’è una grandissima voglia di ripartenza, sia da parte delle nostre aziende che da parte dei cittadini. C’è il desiderio di tornare ad incontrarsi, a trascorrere una cena insieme gustando i sapori del territorio, regalandosi qualche ora all’aria aperta. Le aziende agrituristiche di Terranostra sono pronte: puntiamo tutto sulla qualità dei nostri cibi, sulla creatività delle nostre proposte, sul legame con il territorio, sulla bellezza della ‘cornice naturale’ che possiamo offrire”. A parlare è Paolo Riseri, presidente di Terranostra Cremona, l’associazione che raduna gli agriturismi e le fattorie didattiche di Coldiretti Cremona.
Riseri, con il fratello Roberto, è titolare dell’agriturismo La Sorgente di Montodine. “In queste settimane abbiamo ricevuto tante chiamate, tante prenotazioni. La richiesta principale è quella di poter pranzare o cenare in giardino. In effetti, abbiamo puntato principalmente sullo spazio esterno, con i tavoli sul prato e i gazebo – testimonia –. Le nostre aziende agrituristiche hanno pagato duramente questo lunghissimo periodo di pandemia. Nei mesi scorsi ci siamo organizzati con altre soluzioni, ad esempio la consegna dei pasti a domicilio. Ma solo ora, finalmente, vediamo la prospettiva di una ripresa vera”.
“Con la ristorazione in azienda siamo ripartiti non appena è stato concesso dai provvedimenti legati al contenimento della pandemia. Il riscontro è stato subito incoraggiante. Abbiamo ricevuto tante prenotazioni. Abbiamo trovato nelle persone un grande desiderio di tornare alla vita normale, a godersi una giornata in agriturismo” sottolinea Stefano Cagnana, titolare dell’agriturismo Del Cortese di Soncino. Tra pochi giorni, affidate alla moglie Claudia Milani Brugna, sarà tempo di vivere le “settimane didattiche”. “Dal 21 giugno al 13 agosto proponiamo il nostro centro estivo rivolto ai bambini dai 3 agli 11 anni. Anche in questo caso, le prenotazioni sono arrivate subito. Da parte dei bambini e delle famiglie c’era una grandissima voglia di tornare in fattoria ” spiegano Claudia e Stefano. Per i bambini si prospettano dunque delle bellissime giornate all’aria aperta, a contatto con la natura, rivolte all’incontro con gli animali (a cominciare dai cavalli, i sovrani indiscussi dell’agriturismo Del Cortese).
Nella campagna cremasca, a Spino d’Adda, c’è Cascina Gilli. Propone pernottamento e ristorazione, su prenotazione. “Anche nei mesi scorsi abbiamo lavorato, naturalmente con numeri minimi, quelli consentiti dai decreti. Abbiamo fatto investimenti importanti, per assicurare tutte le cautele necessarie – spiega la titolare Elena Bassi –. La ripresa ora inizia a sentirsi. Noi lavoriamo principalmente con persone che si spostano per lavoro. Effettivamente cogliamo una nuova vitalità, la gente riprende a spostarsi e le richieste arrivano”.
In località Pieve Terzagni (Pescarolo ed Uniti), all’agriturismo San Carlo, il primo pranzo si è tenuto questa settimana. “Finalmente siamo ripartiti, con tutte le attenzioni del caso, con grande entusiasmo e fiducia in un vero nuovo inizio – sottolinea Rosi Bonoldi –. Abbiamo alle spalle un periodo lungo e faticoso. Con le spese e le bollette che arrivavano comunque, ma senza la possibilità di fare il nostro lavoro. Le richieste non mancavano. D’altro canto i mesi primaverili sono da sempre molto importanti per noi: ci sono i matrimoni, le comunioni, le cresime. Abbiamo perso mesi importanti. Ma, con gioia, finalmente siamo pronti a recuperare”.
“Le conseguenze dell’emergenza sanitaria provocata da Covid19 hanno colpito fortemente le aziende agrituristiche. Le chiusure forzate e il sostanziale azzeramento dei flussi turistici hanno pesato duramente su queste realtà, che comunque hanno saputo resistere, dimostrando determinazione e profondo attaccamento al proprio lavoro e al nostro territorio – rimarca Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Cremona –. Nel contempo, la pandemia ha sicuramente fatto emergere una consapevolezza diffusa sulla centralità del cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza. Garanzie che le nostre aziende agricole certamente possono dare. Da qui, oggi, possiamo e vogliamo ripartire”.