Cronaca

"La musica in ogni stanza"
Il violino suona per i ricoverati

Un’emozione, il concerto “La musica in ogni stanza” in diretta dall’Auditorium del Museo del Violino per i pazienti ricoverati all’ospedale di Cremona. 420 malati hanno visto e ascoltato la violinista Sofia Manvati dalla loro stanza di degenza.

La musicista ha suonato uno strumento d’eccezione, lo Stradivari Vesuvio, e si è esibita a porte chiuse per un pubblico a lei invisibile. Nelle stanze di degenza, invece, l’hanno vista e ascoltata: c’erano le neomamme con i piccoli, chi ha appena subito un intervento chirurgico, chi è ricoverato per le terapie oncologiche, chi ha un problema cardiaco e chi ha il Covid.

Trenta minuti di pura bellezza fra Vivaldi, Bach e Paganini e alla fine l’applauso è stato il più caloroso.

L’evento, patrocinato dal Comune di Cremona, è stato realizzato grazie alla collaborazione fra ASST di Cremona, Museo del Violino, Cremona1 e Medialife System.

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“La musica in ogni stanza è una iniziativa voluta per dare un segno di vicinanza alle persone ricoverate in ospedale che, a causa delle norme di prevenzione covid-19, non possono ricevere le visite dei propri cari” – ha spiegato Giuseppe Rossi, direttore generale ASST di Cremona.

“Iniziative come queste sono la testimonianza tangibile che l’ospedale e i luoghi di cura sono e devono essere sempre di più parte integrante del tessuto sociale, culturale e civile di una città e del suo territorio. A tale proposito, come è accaduto in questo caso, ritengo che la collaborazione fra istituzioni rappresenti il fondamento di una comunità che si prende cura, nel senso più complesso ed esteso che si possa intendere”.

“È passato poco più di un anno da quando Lena Yokoyama si è esibita sul tetto dell’ospedale. Eravamo nel pieno della pandemia, nel nostro parcheggio c’era l’ospedale da campo e le nostre strutture ospitavano 612 pazienti con l’infezione da coronavirus – aggiunge Rossi. Oggi la situazione è cambiata, la campagna vaccinale è avviata e l’ospedale, da molti mesi, ha ripreso ad accogliere tutti i malati ai quali è dedicato questo concerto in diretta”.

“Come allora, in quel giorno così intenso, dal tetto dell’ospedale di Cremona la musica della città si prese cura di tutti noi e seminò speranza nei cuori e nel corpo ferito di molti”. Lo ha detto il sindaco Gianluca Galimberti, “Così, e in modo nuovo, la musica suonata all’Auditorium Giovanni Arvedi del nostro Museo del Violino entra nella stanze dell’ospedale. Per dire grazie ai lavoratori che operano con passione e competenza, alle famiglie che sopportano fatica e distanze, alle persone che sono in quelle stanze e a cui siamo vicini con affetto di comunità. Perché la musica cura, lenisce, unisce, ridà vita e forza.”

“La musica in ogni stanza rientra nelle iniziative promosse dalla Comunicazione dell’ASST di Cremona in tema di Cura e Cultura”, ha commentato Stefania Mattioli, responsabile comunicazione ASST di Cremona. “L’evento di oggi può ritenersi a tutti gli effetti una coproduzione, dove ciascuno dei partner – Museo del Violino, Cremona1, Media Life System – ha messo a disposizione la propria competenza e specificità con entusiasmo e passione. Ha rappresentato anche l’occasione per coinvolgere in modo corale gli operatori sanitari (in particolare i responsabili di area dipartimentale e i coordinatori infermieristici), per compiere insieme un gesto insolito verso le persone ricoverate. Perché la bellezza infonde benessere e nei momenti di vulnerabilità si fa essenziale”.

“Se è vero che oggi la musica è arrivata in ogni stanza, è altrettanto vero che da ogni stanza le persone si sono trasferite virtualmente nell’Auditorium del Museo del Violino, uno dei più belli al mondo – aggiunge Mattioli. Aprire uno squarcio vitale nella parete di fronte al letto di degenza, spesso l’unica vista possibile e immutabile per giorni, è qualcosa che aiuta ad affrontare il tempo infinito dell’attesa”.

Sull’evento è intervenuta anche Virginia Villa, direttore generale del Museo del Violino. “Non riesco ad immaginare un Museo se non come collettore di esperienze, storie, tradizioni, sensibilità, creatività e conoscenze. La sua presenza trae infatti forza, senso e significato dal rapporto con il proprio Territorio. La Musica in ogni stanza è un momento privilegiato di questo dialogo, declinato in forme sempre nuove per accompagnare il pubblico alla scoperta e comprensione delle opere d’arte legate alla liuteria. A maggior ragione mi piace sottolineare la vicinanza ai degenti, cui spero il concerto regali il sollievo della bellezza dell’arte nel tempo paziente della guarigione. All’ASST, al Direttore Generale Giuseppe Rossi, alla Responsabile Comunicazione Stefania Mattioli, ed a tutti gli operatori rivolgo un doppio ringraziamento: per il lavoro quotidiano, alacre e indispensabile, e per questa straordinaria opportunità”.

“L’attenzione al prossimo, la vicinanza al Territorio, la condivisione del patrimonio culturale sono i cardini del sistema valoriale del Museo – continua Villa. La Musica in ogni stanza nasce da queste sensibilità, rafforzate nella condivisione con l’ASST di Cremona e con quanti hanno resa possibile l’iniziativa. È un momento importante: per questo il Museo ha voluto offrire, grazie alla collaborazione del conservatore maestro Fausto Cacciatori, uno dei suoi capolavori più preziosi, il violino Vesuvio, di Antonio Stradivari, affidato a Sofia Manvati per un concerto, dall’Auditorium Giovanni Arvedi, di particolare risalto sensibile ed emotivo”.

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