Cori razzisti per Bi Zamble,
ma non si ferma e segna
Un gol, gli insulti razzisti, il giocatore che dice di andare avanti e segna un’altra rete. Jared Bi Zamble, attaccante attualmente tesserato per il Codogno in Eccellenza, ma nato a Cremona e cresciuto nella Cremonese, ha risposto coi fatti, facendo ciò che sa fare meglio – il gol -, ai “buuu” e agli ululati provenienti dalla tribuna.
E’ successo durante la partita tra la squadra lodigiana e il Varzi, quando Bi Zamble, subentrato, ha segnato due reti permettendo al Codogno di espugnare il campo della squadra avversaria. Ma più del risultato sul campo, conta quel che è accaduto sulle tribune.
“Eravamo in vantaggio – ha raccontato al Corriere della Sera l’attaccante cremonese – e con il mio gol abbiamo messo il risultato al sicuro. La frustrazione, insieme a un po’ di ignoranza, ha scatenato reazioni razziste tra il pubblico, da parte di una persona in particolare che ha iniziato a provocarmi con il verso della scimmia. All’inizio non ci ho badato, anche perché il resto del pubblico ha cercato di isolarlo, poi siccome continuava ho segnalato l’episodio all’assistente dell’arbitro”.
Bi Zamble quindi spiega: “Ho individuato quasi subito il responsabile, perché è andato avanti a insultarmi per diversi minuti. Io stesso mi sono rivolto a lui, credo di avergli detto che è troppo facile ulularmi dietro quando siamo separati da una rete. Gli avversari? Mi hanno subito espresso solidarietà. Anche il presidente del Varzi è venuto a scusarsi personalmente negli spogliatoi, assicurandomi che l’autore del gesto era stato allontanato dalle tribune. Altre volte in passato, purtroppo, non è successo”.
Nel 2013, ad esempio, la punta era già stata vittima di cori “inneggianti alla discriiminazione razziale” come aveva scritto il Giudice Sportivo multando il Venezia che aveva affrontato il Monza, formazione nella quale Bi Zamble era approdato dalla Cremonese. Anche allora erano stati rivolti ululati e fischi. “Mia madre – ha concluso – dopo un paio di volte ha scelto di non venire più a vedermi giocare, ha paura di dover assistere a episodi spiacevoli. Certo è che indossare una maglietta “no al razzismo” non è abbastanza. Servono segnali più forti”.
Anche la Cremonese, in mattinata, ha voluto esprimere la propria vicinanza all’ex grigiorosso attraverso un tweet: “Forza Jared, non spegnere mai il tuo sorriso“.