2 Giugno, Cremona
festeggia la Repubblica
Un 2 Giugno quasi nell’alveo della tradizione anche se ancora senza parate, quello celebrato oggi anche a Cremona in Cortile Federico II. La cerimonia, scandita dalla speaker ufficiale, il sergente maggiore Silvia Melotti del X Reggimento Guastatori, è iniziata poco dopo le 10, con l’alzabandiera, sulle note dell’Inno di Mameli, davanti allo schieramento delle autorità civili e militari, al centro il prefetto Vito Danilo Gagliardi, il sindaco Gianluca Galimberti e il presidente della Provincia Mirko Signoroni.
Ridotta la presenza delle autorità, per evitare assembramenti: della Giunta comunale era presente solo l’assessore alla Cultura Luca Burgazzi.
E’ seguita la deposizione della corona di alloro ai Caduti ed è stato suonato il Silenzio, prima di proseguire la cerimonia con la lettura del messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, discorso che ha mostrato vicinanza a chi ha subito l’impatto della crisi, come aveva espresso anche nella recente visita a Cremona. Una visita menzionata anche dal Prefetto Gagliardi che ha citato l’esortazione ad una ripresa “veloce ed efficace” fatta da Mattarella proprio da piazza del Duomo.
“E’ bello pensare – ha poi detto il prefetto – che possano ricrearsi le condizioni per progettare insieme la ripartenza, favorire, in piena condivisione, il rifiorire di tutto il territorio cremonese, esaltarne le eccellenze, rilanciarne il tessuto economico.”
Gagliardi comprende la forte esigenza di socialità che caratterizza questa fase di uscita dalla fase acuta della pandemia: “Auspichiamo che il periodo estivo ormai alle porte, ci restituisca parte di quella che era la normalità, e con esso, riprendano tutti gli eventi che, specie nella bella stagione, nutrono l’essere e lo arricchiscono di cultura e partecipazione”.
“Siamo chiamati – ha continuato – a sostenere ancora piccoli sforzi, tuttavia necessari, ma siamo consapevoli che osservare le residue limitazioni, con intelligenza e coesione sociale, rappresenta la via maestra per giungere al pieno superamento dell’emergenza”.
Il ringraziamento e la vicinanza vanno “ai cittadini e agli operatori economici che, a fronte di mille rinunce, hanno resistito e oggi sono pronti a ripartire. I sacrifici e il diffuso rispetto delle regale ha reso onore, nel modo più autentico possibile, alle persone vinte dal virus che fino all’ultimo hanno combattuto una battaglia impari”.
Il prefetto, a Cremona da due anni, si è detto ormai “a tutti gli effetti un vostro concittadino” e ha rivolto un pensiero speciale di gratitudine “alle donne e agli uomini delle Forze dell’ordine, della Polizia Penitenziaria, dei Vigili del Fuoco, dell’Esercito, delle Polizie Locali, chiamati a garantire, sovente operando in situazioni critiche, le condizioni di sicurezza nella nostra provincia”.
Un ringraziamento speciale è andato poi al personale sanitario “che, nell’inverno della pandemia, non si è risparmiato, profondendo ogni sforzo per la causa comune, consapevole che quell’impegno rimarrà tale, anche quando sarà finita la pandemia”. Infine, un riconoscimento “a chi ha costruito l’Italia del dopoguerra” con l’impegno a “tramandare ai giovani i valori costituzionali tutti”.
Oltre a un discreto numero di cremonesi che ha assistito alla cerimonia, sotto i portici anche diversi turisti, famiglie italiane, ma anche gruppi organizzati dall’estero.
La cerimonia si è conclusa dopo circa mezz’ora per proseguire poi in Prefettura con la consegna degli ordini al merito della Repubblica, mentre in Cortile Federico II l’ammaina bandiera sarà oggi pomeriggio alle 18,30. gb