Economia

Auto, il mercato non riparte:
flessione marcata a Cremona

Nel mese di maggio sono state vendute nella nostra provincia 708 autovetture, contro le 1.045 dello stesso mese del 2019, con una flessione del 32,3%, superiore alla media nazionale (-27,4%). Concessionari e produttori di auto tornano a chiedere incentivi per favorire il rinnovo del parco auto circolante.

Non si rialza il mercato italiano dell’auto che nel mese di maggio ottiene il risultato peggiore dell’intero 2021. Un dato che trova riscontro anche in provincia di Cremona, dove il mese scorso sono state immatricolate 708 autovetture, in netto calo (-32,3%) rispetto alle 1.045 di maggio 2019, quando la pandemia non era neppure immaginata. Nello stesso mese dello scorso anno, non confrontabile per ovvie ragioni con maggio 2021, furono invece venduti sul territorio 568 veicoli.

La flessione delle vendite è evidente anche nel confronto con i mesi precedenti di quest’anno: in gennaio sono state immatricolate 863 auto, 834 in febbraio, 964 in marzo (il mese migliore finora) e 730 in aprile.

In Italia si sono invece registrate 142.730 immatricolazioni, con una contrazione di 55mila unità rispetto allo stesso periodo del 2019 (-27,9%). Considerando l’intero periodo gennaio-maggio, la flessione nazionale è del 19,3%.

Analizzando le vendite per quanto riguarda le alimentazioni, prosegue il calo degli acquisti di motori diesel e benzina, che in maggio scendono rispettivamente al 23,4% e 31% della quota di mercato. Diminuiscono gli acquisti anche di auto a Gpl o metano, che ora rappresentano il 6,4% e il 2,2% del mercato. Continua invece il boom delle vetture elettrificate, con le ibride che coprono il 28% delle vendite, quelle a ricarica esterna il 9%, le plug-in il 5,4% e le elettriche pure il 3,6%.

In un comunicato congiunto, le associazioni che riuniscono i concessionari e i produttori di auto, Anfia, Unrae e Federauto, evidenziano come “il dato di maggio sia la prova numerica della brevissima durata degli incentivi per la fascia 61-135 g/Km di CO2, esauriti troppo presto per innescare un effetto volano sul nostro mercato. Come ribadito nel corso di un’audizione alla commissione Bilancio della Camera – si legge ancora nella nota -, l’auspicio è che nell’iter di conversione del decreto legge Sostegni-bis trovino spazio adeguate misure volte a sostenere il settore, favorendo il rinnovo di un parco circolante molto anziano”. g.lo.

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