Lettere

"Via Spalato, il Comune non
risponde e la situazione peggiora"

da Matteo Tomasoni 

Gentile direttore,

vorrei ricordare ai nostri Amministratori il proverbio “Domandare è lecito, rispondere è cortesia”. Il detto popolare significa che è giusto far seguire una risposta garbata ad una qualsiasi domanda. La risposta deve essere gentile ed educata, ma non è detto che debba essere per forza positiva.
In qualità di ex presidente del Comitato di quartiere Po conservo contatti con molte persone che spesso mi chiedono di segnalare diverse criticità.Lo sgarbo della mancata risposta non è quindi fatto alla mia persona ma ai cittadini di cui mi faccio volontariamente e gratuitamente portavoce. Potrei fare decine di esempi elencando le mancate risposte di chi ha l’onere di ascoltare i cittadini e di risolvere le problematiche segnalate soprattutto quando queste riguardano la sicurezza delle persone.
Un solo esempio sulle modalità di “risposta” del Comune: il 24 settembre 2020 (prot 1430) segnalo che in via Spalato all’altezza dell’Istituto Einaudi, il cartello (per chi arriva da via Massarotti) segnaletico “attraversamento pedonale” è in buona parte oscurato perché posizionato dopo la pianta. Anche le fronde non potate contribuiscono a nascondere il cartello stesso. Chiedo cortesemente l’installazione di palina e cartello appena prima della pianta e lo sfoltimento dell’albero.
Risponde il Servizio Verde: “Provvederemo a breve alla sfrondatura della pianta”. Sollecito l’1 marzo ed il 29 aprile 2021 e non ricevo alcuna risposta. Non si è intervenuti né per la potatura né per lo spostamento. Sono trascorsi più di otto mesi, e la situazione è peggiorata. I pedoni rischiano la loro incolumità rispetto alle auto che arrivano spesso assai veloci da via Massarotti.

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