Politica

Salini: "Export rottame riciclabile
minaccia siderurgia circolare Ue"

“L’aumento dell’export di rifiuti riciclabili dall’Ue è preoccupante: danneggia le nostre imprese e minaccia l’economia circolare europea. Serve subito un giro di vite. Ho scritto alla Commissione sollecitando un intervento urgente per invertire questo trend pericoloso, che ostacola il raggiungimento degli obiettivi della neutralità climatica e del Green deal, contraddicendo anche l’autonomia strategica della nuova politica industriale Ue”.
Lo dichiara l’eurodeputato di Forza Italia-Ppe Massimiliano Salini, primo firmatario della lettera, sottoscritta da 69 deputati dei principali gruppi europarlamentari, inviata oggi al vicepresidente esecutivo della Commissione Ue e Commissario al Green Deal Frans Timmermans e al Commissario per l’Ambiente Virginijus Sinkevičius. L’obiettivo dell’iniziativa promossa dall’europarlamentare Salini è chiedere una revisione urgente del Regolamento europeo sull’esportazione dei rifiuti e delle materie prime secondarie.
“Queste esportazioni -spiega Salini – vanno autorizzate solo verso i paesi con standard ambientali, climatici e sanitari in linea con l’Europa. Solo nel 2019 sono state esportate 36 milioni di tonnellate di rifiuti. In larga parte si tratta di rottame ferroso, il cui export è passato dalle 9 milioni di tonnellate del 2015 alle oltre 15 milioni del 2019, soprattutto verso paesi extra Ue con requisiti climatici, di lavoro e sicurezza molto inferiori agli standard europei, e dunque con conseguenze ambientali negative evitabili se gli stessi volumi fossero riciclati nell’Ue”.
L’europarlamentare quindi conclude: “Questo export allarmante di rifiuti deprime la produzione europea di acciaio verde con forno elettrico: il rottame ferroso è infatti una risorsa preziosa per la nostra industria siderurgica che, a seconda del processo utilizzato, ha un potenziale enorme di riduzione delle emissioni, fino a 5 tonnellate di CO2”. 

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