Furto in carcere, via la cassaforte
A giudizio agente della penitenziaria
Un agente della polizia penitenziaria di Cremona è stato rinviato a giudizio in udienza preliminare perchè accusato di essere l’autore del furto aggravato, messo a segno nell’ottobre del 2018, di una cassaforte portata via di peso dal carcere di via Cà del Ferro. L’intera cassaforte era sparita dal bar degli agenti. Al suo interno c’erano 8mila euro, l’incasso di qualche settimana, denaro destinato all’Ente di assistenza per il personale dell’amministrazione penitenziaria. L’accesso era consentito solo al personale e ai civili con autorizzazione.
All’epoca dei fatti, gli agenti della Scientifica avevano esaminato ogni possibile indizio e tutti i filmati del sistema di videosorveglianza.
Il presunto responsabile sarebbe un agente della polizia penitenziaria, all’epoca gestore del bar, oggi finito davanti al giudice. Il suo legale, l’avvocato Luca Curatti, oggi sostituito dal collega Enrico Moggia, aveva chiesto che fosse emessa sentenza di non luogo a procedere, ma il gup ha deciso per il processo. La prima udienza è fissata per il prossimo 9 novembre. “Il mio cliente si ritiene estraneo alle accuse”, ha detto il legale.
Durante le indagini non erano stati trovati segni di scasso alle porte e alle finestre della stanza dove era contenuta la cassaforte. Le uniche tracce erano i fermi staccati che la tenevano fissa alla parete.
Sara Pizzorni