Cronaca

Farmaci letali in pazienti Covid
Indagini chiuse per Carlo Mosca

La procura di Brescia ha chiuso le indagini nei confronti di Carlo Mosca, il primario del Pronto soccorso dell’ospedale di Montichiari originario di Persico Dosimo arrestato lo scorso gennaio con l’accusa di omicidio volontario per aver somministrato farmaci, risultati letali, a due pazienti affetti da Covid. Il medico, ora sospeso, è agli arresti domiciliari. In giugno si rivolgerà in Cassazione per chiedere la revoca della misura.

Secondo l’accusa, il medico avrebbe “intenzionalmente inoculato in pazienti affetti da Covid-19 farmaci a effetto anestetico e bloccante neuromuscolare causando la morte di due di loro”. Le vittime, Natale Bassi, 61 anni, e Angelo Paletti, di 80, erano morti durante la prima ondata pandemica.

Così facendo, il medico, domiciliato a Mantova, avrebbe liberato dei posti per altri malati che ne avevano bisogno. L’intenzione di Mosca emergerebbe dall’intercettazione di alcuni messaggi whatsapp agli atti dell’ordinanza tra un infermiere del pronto soccorso di Montichiari e un collega. “Io non ci sto ad uccidere pazienti solo perché vuole liberare dei letti”. “Questo è pazzo”, risponde il collega, parlando della decisione del medico di far preparare i due farmaci che solitamente si utilizzano prima di intubare un paziente.

Ora, una volta chiuse le indagini, il medico avrà venti giorni di tempo per farsi interrogare o presentare una memoria difensiva, dopodichè la procura dovrebbe procedere con la richiesta di rinvio a giudizio.

Sara Pizzorni

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