Violino rubato a un commercialista
Arresti per rapina e ricettazione
Due arresti per rapina aggravata e uno per ricettazione. Questo il risultato dell’operazione portata a termine dagli uomini della Squadra Mobile della Questura che hanno indagato sul furto di un violino rubato lo scorso 16 febbraio dallo studio del commercialista cremonese Massimo Serventi. Furto degenerato in rapina in quanto il professionista, che si era trovato faccia a faccia con i ladri, era stato spintonato. Oggi, nella conferenza stampa tenuta dal dirigente della Mobile, Marco Masia, era presente Alissa Serventi, la figlia del commercialista, alla quale è stato restituito lo strumento, datato 1978: un Formaggia, liutaio di Crema, violino di un importante valore sia economico che affettivo.
In arresto per rapina sono finiti Francesco Di Roma, 49 anni, nato nel pavese, autore materiale del colpo, e Liridon Fejza, 21 anni, kosovaro, che aveva fatto da palo, avvertendo il complice dell’imminente arrivo della polizia. Nei guai per ricettazione, invece, è finito Stefano Barca, 36 anni, cremonese, che insieme a Francesco Di Roma aveva tentato di ricettare lo strumento ad un liutaio cremasco.
Entrambi hanno alle spalle precedenti per reati contro il patrimonio. Barca, ad esempio, con precedenti penali per truffe informatiche e con in corso un procedimento penale per introduzione abusiva nei siti e danneggiamento a sistemi informatici, per andare dal liutaio per ricettare il violino aveva violato la misura degli arresti domiciliari in quanto doveva scontare un cumulo pene derivanti da sentenze definitive. Quel giorno era stato arrestato per evasione. Di Roma, invece, era sottoposto all’affidamento in prova, misura poi revocata con il ripristino della custodia cautelare.
I ladri del violino erano riusciti ad entrare nello studio forzando una finestra, ma avevano fatto rumore, tanto che qualcuno, insospettito, aveva avvisato il professionista, che aveva immediatamente raggiunto lo studio. Si era quindi trovato faccia a faccia con Francesco Di Roma, che per assicurarsi la fuga lo aveva spintonato, facendolo cadere. Alla fine i due ladri erano riusciti a fuggire con la refurtiva.
Le indagini, partite subito, hanno permesso, anche grazie al sistema di video sorveglianza e alle varie testimonianze, di arrivare a dare un nome e un volto ai responsabili. Il 6 marzo scorso, per di più, la polizia, tramite una segnalazione, aveva scoperto che Stefano Barca e Francesco Di Roma si erano presentati nel negozio di un liutaio cremasco al quale avevano cercato di vendere il violino rubato.
Ieri mattina, durante la perquisizione nell’abitazione di Cremona del kosovaro, la polizia ha trovato due sciabole illegalmente detenute, un fucile, anch’esso di provenienza furtiva, e una pistola a salve nella quale era stato oscurato il tappo rosso affinchè sembrasse una pistola vera. Il 21enne, dunque, è stato anche denunciato per ricettazione e detenzione abusiva di armi.
Sara Pizzorni
GUARDA IL VIDEO CON LE INTERVISTE