Rapine in centro,
spunta la confessione
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Ci sarebbe un’ulteriore svolta sulla vicenda dei baby rapinatori, che tra la fine di aprile e l’inizio di maggio hanno seminato il panico in centro storico, mettendo a segno tre rapine e tentandone una quarta: uno dei due ragazzi coinvolti, entrambi minorenni, si sarebbe infatti recato in questura per confessare e raccontare la propria versione dei fatti in merito ai quattro episodi.
Il giovane, uno studente di nazionalità nordafricana, residente nel territorio cremonese, era stato identificato dagli agenti di polizia mentre si aggirava in via Stenico con fare furtivo, insieme a un coetaneo, che sarebbe risultato essere il complice. Erano seguite anche delle perquisizioni, nel corso del quale era stata recuperata parte della refurtiva, nonché le borsette e i portafogli vuoti, gettati via dai rapinatori.
A indirizzare i sospetti delle forze dell’ordine, polizia e carabinieri, che da tempo stavano indagando sui fatti, sarebbe stato soprattutto l’abbigliamento, in particolare le scarpe, descritte dalle vittime delle rapine, e facilmente riconoscibili.
Era il 26 aprile, quando è stato messo a segno il primo colpo, in via Palestro, seguito da altri due il 30 aprile in via Aselli (non riuscita) e via Ottolini, nei confronti di una 73enne cremonese. Il quarto colpo si è invece consumato il 4 maggio in via Palio dell’Oca, vittima una 61enne.
Sempre lo stesso il modus operandi dei due, che agivano incappucciati: uno bloccava da dietro la vittima designata, impedendole di scappare, mentre il complice le strappava la borsetta. Quindi entrambi si davano alla fuga, a piedi.
Ora la vicenda è nelle mani della magistratura, che dovrà prendere le opportune decisioni in merito ai provvedimenti da attuare nei confronti dei due presunti rapinatori.
Laura Bosio