Ripresa sport: riaprono le piscine
ma non la comunale. Palestre al via
Gli impianti sportivi si preparano alla ripartenza. Già da oggi 15 maggio possono aprire le piscine all’aperto, ma a Cremona sono in grado di farlo soltanto le strutture private, le società canottieri e i centri sportivi, non il centro natatorio comunale, incappato proprio in questi giorni nell’impasse di Sport Management. Il tribunale amministrativo di Verona, dove ha sede la società, il 7 maggio ha dichiarato improcedibile la richiesta di concordato preventivo, dopo che la società già il 30 aprile aveva ritirato la richiesta. E mentre in altri luoghi, come Mantova, c’è già una data per la riapertura, a Cremona soltanto la settimana prossima i legali del Comune insieme allo staff dell’ufficio Sport incontreranno SM per capire come poter salvare la stagione estiva.
In altri termini, non è chiaro se possa andare in porto anche a Cremona (dove Comune e SM hanno sottoscritto un contratto 25ennale per il rifacimento degli impianti oltre che per la gestione) l’affitto il ramo d’azienda agli spagnoli di Forus, che hanno costituito una società sportiva dilettantistica assieme al gruppo veronese, la Prime. Società che avrebbe sede a Gallarate e capitale detenuto al 100% dal colosso iberico delle piscine; ad essa stanno confluendo anche tutte le maestranze di SM.
Alla canottieri Bissolati, invece, tutto è pronto per riaprire gradualmente le vasche, con una lunga serie di regole anti contagio: i bagnini potranno rilevare la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore ai 37,5 gradi; dovranno compilare un elenco delle presenze che verrà mantenuto per 14 giorni; negli spazi di attesa e accesso all’impianto va mantenuta una distanza di almeno 2 metri; ciabatte, mascherina, asciugamani e tutti gli oggetti personali devono essere tenuti dentro la borsa personale.
La densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona. L’ingresso è pertanto contingentato in base a questi parametri, esclusa la parte della piscina occupata dalle corsie.
Per quanto riguarda le palestre, invece, occorrerà attendere ancora 15 giorni; la riapertura è prevista per il 1 giugno e i gestori si stanno preparando. E c’è chi nonostante la pandemia si appresta ad avviare una nuova attività.
Giuliana Biagi
QUI il Videoservizio di Michela Cotelli