Cremonese, Cavaliere Arvedi:
"Disposto a un passo indietro"
Il presidente onorario dell'Unione Sportiva Cremonese sottolinea come sia disposto a lasciare la proprietà in presenza "di un programma finanziario e operativo tale da dare certezza e futuro alla nostra amata Cremo". Nello stesso tempo il Cavaliere assicura anche per il futuro il sostegno finanziario di Finarvedi all'USC
“La mia età mi impone di guardare avanti, nella logica di garantire un futuro all’Unione Sportiva Cremonese, eventualmente anche più solido rispetto al presente: per questo motivo, in presenza di un’alternativa credibile, sono disposto a fare un passo indietro”. Lo afferma il Cavaliere Giovanni Arvedi, proprietario e presidente onorario della Cremonese, sottolineando subito, in ogni caso, che Finarvedi sosterrà sempre la Cremonese in futuro, almeno da un punto di vista finanziario: “Su questo punto – dice il presidente – c’è un accordo con i miei nipoti”.
“Lavorare per il bene di una comunità – sottolinea Arvedi insieme al presidente dell’Unione Sportiva Cremonese Paolo Rossi – significa andare oltre le critiche sterili, anche se a volte possono essere giustificate ed iniziare a lavorare tutti insieme per ricercare un largo e profondo interesse comune. Quanto affermato in premessa – proseguono – vale anche per la Cremonese, sempre al centro di costanti e spesso ingenerose critiche, pur a fronte di un grande sforzo da parte di tanti che nell’USC operano quotidianamente. Ora che il campionato è concluso – dicono ancora i presidenti – possiamo annunciare che la proprietà della USC è disponibile a fare un passo indietro nel caso in cui qualcuno, e sarebbe il benvenuto, si facesse avanti con un programma finanziario e operativo tale da dare certezza e futuro alla nostra tanto amata Cremo: gli unici obiettivi sono il futuro dell’USC e il bene della nostra Comunità”.
La proprietà evidenzia anche come attenderà “per un periodo ragionevole” proposte che possono essere inviate, in modo riservato, al presidente Paolo Rossi (Studio Rossi, via Cadolini 15, Cremona).
Il presidente Arvedi esprime anche amarezza per le critiche ricevute, sottolineando come “sia necessario conoscere i fatti in modo approfondito, valutando nel complesso l’operato della società”. In ogni caso, dice ancora il Cavaliere, “non abbandoneremo la società al primo che arriva: questo avremmo potuto già farlo molto tempo fa, ma abbiamo scelto il bene della Cremonese. Ribadisco quindi – continua – che cederemo la squadra solo a chi dimostrerà di amare realmente l’USC e questa comunità e certamente non a un fondo di investimento”. Infine, il presidente ha anche manifestato la propria disponibilità a continuare “se non si presenteranno offerte o piani credibili per il futuro di questa società”. g.lo.