Associazioni d'impresa lombarde,
verso un poker per Cremona
Se è vero – come è vero – che Cremona è scarsamente rappresentata a livello politico in Regione (spicca, in particolare, l’assenza di cremonesi all’interno della giunta guidata dal governatore Attilio Fontana), il nostro territorio sta ottenendo un’importante rivincita sul fronte imprenditoriale. Il buon lavoro realizzato a livello locale nelle associazioni di categoria è infatti sempre più riconosciuto anche nelle organizzazioni regionali.
Quando Ettore Prandini, presidente della Coldiretti bresciana e regionale, è diventato leader nazionale, la guida dell’organizzazione agricola lombarda è stata affidata al cremonese Paolo Voltini. E poche settimane fa Riccardo Crotti, al timone della Libera Associazione Agricoltori di Cremona, è stato eletto presidente di Confagricoltura Lombardia, carica ricoperta per la prima volta da un cremonese.
A queste due presidenze regionali se ne affiancherà molto presto una terza, quella di Francesco Buzzella, presidente uscente dell’Associazione Industriali di Cremona, e pronto a raccogliere il testimone del bresciano Marco Bonometti alla guida di Confindustria Lombardia (che cambierà anche il direttore). In piazza Cadorna come presidente arriverà invece Stefano Allegri, attuale vice vicario di Buzzella.
Il tris potrebbe diventare un poker con l’elezione di Giovanni Bozzini, che sta per terminare il mandato alla presidenza della Cna provinciale, alla guida di Cna Lombardia. Nell’intervista rilasciata nel corso del programma di Cremona 1, “Sviluppo & Territorio”, Bozzini ha dichiarato di essere pronto ad assumere questo incarico se sarà frutto di un progetto condiviso dalle associazioni territoriali.
Una forte presenza dell’imprenditoria cremonese a Milano, al vertice delle due principali associazioni agricole, di Confindustria e della Confederazione nazionale dell’artigianato, potrebbe certamente dare un rinnovato slancio a questo territorio, attraverso un’interlocuzione più efficace con la giunta regionale necessaria per recuperare il tempo perduto.
Guido Lombardi