Ispettorato Lavoro: norme anti
Covid violate in 70 casi su 151
E’ risultato irregolare circa il 70% dei 103mila controlli effettuati nel 2020 dall’Ispettorato del Lavoro di Cremona. 151 le ispezioni per verificare il rispetto delle misure per il contenimento della diffusione del COVID-19 sui luoghi di lavoro: quasi la metà, 70, sono risultate situazioni irregolari.
Nel dettaglio, sono stati effettuati 177 accessi per verificare la correttezza dei contratti e il rispetto delle norme di legge; 139 ispezioni irregolari sono state iniziate e concluse nell’anno e altre 35 ispezioni irregolari iniziate in anni precedenti sono state concluse nel 2020.
Sono stati tutelati 136 lavoratori, di cui 17 in “nero”; contestati 10 appalti e distacchi illeciti; disconosciuti due distacchi transnazionali che coinvolgevano 11 lavoratori; contestate 74 violazioni alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
I carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno denunciato 3 persone per caporalato in tre differenti operazioni nel settore della cosmetica.
L’Ispettorato del Lavoro di Cremona ha poi curato la tutela di alcune categorie di lavoratori in questo anno disgraziato: molte lavoratrici-madri hanno infatti chiesto l’interdizione dal lavoro prima del periodo obbligatorio previsto per legge o un prolungamento sino a sette mesi dopo il parto per motivi di tutela della gravidanza. Sono stati emessi 500 provvedimenti di interdizione a fronte di 400 provvedimenti emessi nel 2019. 351 sono invece state le convalide di dimissioni di lavoratrici-madri.
Accanto all’attività più tipicamente ispettiva, l’Ispettorato del Lavoro ha cercato di risolvere le controversie tra datori di lavoro e lavoratori (anche in tema di licenziamenti) con la propria attività conciliativa: in totale sono state portate a termine 104 conciliazioni.
“Le sfide del nuovo anno – afferma Carlo Colopi, direttore dell’Ispettorato territoriale del Lavoro di Cremona – saranno rivolte alla tutela dei lavoratori e al contrasto al dumping sociale, con una vigilanza sempre più mirata al nuovo caporalato, di cui purtroppo anche a Cremona abbiamo trovato traccia. L’osmosi di conoscenze e competenze tra gli Ispettorati del lavoro della Lombardia consentirà di accrescere il presidio dei nuovi fenomeni illeciti nel mondo del lavoro e di contrastare anche con task force mirate i più odiosi fenomeni di sfruttamento dei lavoratori”.