Cronaca

Cittadella dell'economia
solidale, progetto da 4 milioni

Prende finalmente forma il progetto della Cittadella dell’economia solidale, che sorgerà nell’ex mercato agricolo alimentare (dove già trovano posto Filiera Corta Solidale, No Spreco, il centro del riuso della coop Emmaus, l’associazione Il Fiocco). Dopo numerosi rinvii, soprattutto a causa della pandemia, l’amministrazione comunale ha conferito ad Aem, proprietaria degli immobili, l’incarico di far partire le procedure.

Aem dovrà quindi sostenere la rigenerazione e la riqualificazione della struttura, che costerà circa 4 milioni di euro, attraverso la costruzione di una rete tra soggetti del privato sociale e la Pubblica Amministrazione, cercando di reperire i fondi necessari, anche attraverso la possibilità di partecipare a bandi appositi. A questo proposito, come spiega Fiorella Lazzari (Aem), “l’auspicio è che si possano ottenere fondi attraverso il Recovery Plan”. Tuttavia, si potrà procedere anche attraverso una serie di step, primo dei quali è proprio il finanziamento già ottenuto da Filiera Corta Solidale e Cooperativa Cosper nell’ambito degli Emblematici Provinciali.

Il progetto si inserisce all’interno del percorso di progettazione del piano di riqualificazione dell’area e mira a supportare le attività che vi si insedieranno, attraverso appositi pervorsi partecipati.

“Questo progetto rientra in uno più ampio, che vede da un lato la Cittadella dell’innovazione digitale e dall’altra la riqualificazione di questi spazi al fine di ospitare tutte quelle associazioni che operano nel settore dell’economia circolare e ambientalmente sostenibile” coninua Lazzari.

In questo contenitore, le associazioni che andranno a insediarsi dovranno dare vita a un vero e proprio circolo virtuoso, che dovrà fondarsi su delle food policy ben precise, come spiega l’assessore Simona Pasquali: “”L’idea del Comune è di ridare vita all’ex Mercato Ortofrutticolo attraverso attività che riguardano alimentazione ed economia circolare: una sorta di ritorno alle origini, visto che questi spazi nacquero proprio per finalità alimentari”.

“In questo contesto – continua l’assessore -puntiamo appunto a mettere nero su bianco una serie di food policy, politiche alimentari che si baseranno sulla lotta allo spreco alimentare e alla promozione di un’economia circolare in campo alimentare. Le attività che già sono presenti e quelle che arriveranno verranno quindi messe a sistema”. La realizzazione di queste food policy dovranno naturalmente passare dal consiglio comunale, da cui dovranno uscire le linee guida generali.

Intanto lo scorso 19 marzo si è svolto un sopralluogo per verificare l’attuale sitsuazione degli immobili, nei quali attualmente hanno sede le attività dell’economato e vi vengono ospitati materiali del Museo del Cambonino e mobili dell’ex Informagiovani. Tutte cose che verranno spostate, in modo da lasciare gli spazi liberi per la costruzione della cittadella.

Laura Bosio

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