"Una mucca per amica",
in prima linea 4 allevatrici
“Una mucca per amica” è fra i temi più ‘gettonati’ di “Cresciamo sani, mangiamo il cibo buono”, il progetto di educazione agroalimentare proposto da Coldiretti Cremona alle scuole primarie della provincia di Cremona, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona, con Coldiretti Donne Impresa e Giovani Impresa in prima linea nell’impegno di promuovere sani stili di vita coniugati alla sostenibilità ambientale.
Cinque i temi sviluppati per l’anno scolastico 2020-2021: “Buono come il pane” (con il video realizzato presso la fattoria didattica Il Campagnino di Pessina Cremonese); “Dolce come il miele” (con il video realizzato presso la fattoria didattica Apiflor di Pescarolo); “Una mucca per amica” (con il video realizzato presso la fattoria didattica Cà de’ Alemanni di Malagnino); “L’acqua amica della natura” (con il video realizzato presso la fattoria didattica La Sorgente di Montodine) e “La nostra storia passa dal museo” (con il video realizzato al Cambonino Vecchio, Museo della Civiltà Contadina di Cremona).
Per il percorso “Una mucca per amica” – che parla di allevamento e attenzione al benessere animale, per approdare alla produzione del latte e dei formaggi – sono in prima linea quattro giovani allevatrici cremonesi: sono Beatrice Santini di Malagnino, Jessica Foletti di Cornaleto, Michela Feroldi di Grontardo e Rossana Fassera di Isola Dovarese.
Beatrice Santini è la protagonista del video proposto a tutte le classi. Accoglie i bambini a Cà de Alemanni, azienda agricola biologica multifunzionale di Malagnino, fattoria didattica e agriturismo, e li conduce virtualmente in un percorso che parte dalla nursery, dove nascono i vitellini, si sposta in quello che l’allevatrice definisce “l’asilo dei vitellini” (“che sono divisi, proprio come i bambini – spiega – fra piccoli, mezzani e grandi”), si sofferma su temi quali l’alimentazione degli animali, il benessere animale, la mungitura e l’attenzione alla qualità del latte, per approdare al caseificio aziendale, al lavoro del casaro, e alla presentazione dei prodotti che nascono dal latte (dai freschi, come ricotta e bocconcini di mozzarella, ai formaggi stagionati).
Dal suo allevamento di Grontardo, anche Michela Feroldi si collega con le classi, grazie tablet e cellulare. Mostra agli alunni, in diretta, come si snoda la giornata di un’allevatrice. “Sarebbe stato bellissimo accogliere i bambini in azienda, ma sappiamo bene che per ora non si può – dice –. Mi ha colpito il loro entusiasmo, il loro interesse per tanti aspetti che non conoscevano. Sono super-curiosissimi, mi hanno subissata di domande, anche molto pratiche. Ad esempio, chiedono come si producono gli alimenti destinati agli animali, o come si comportano le vacche durante la mungitura”.
“I bambini sono attenti, interessati, felici di scoprire i nostri animali e il nostro lavoro – conferma Jessica Foletti, ventiseienne allevatrice di Cornaleto –. Allevo 130 animali, fra manze, vitelli e vacche in lattazione. Ogni animale, come ogni persona, ha il suo carattere. Va conosciuto, rispettato, trattato con cura, con la massima attenzione al suo benessere. A volte va anche coccolato, come ad esempio mi chiede Galaxy, la mia mucca preferita. Di questo parlo ai bambini e trovo in loro tanto stupore e desiderio di conoscere il nostro mondo”.
Con gli alunni, Rossana Fassera ha condiviso un’emozione speciale. “Proprio nei giorni scorsi ho aperto il mio piccolo caseificio aziendale, dove produco yogurt, formaggi freschi. Così ora posso mostrare, presso la mia azienda, tutto il percorso, dalla stalla al formaggio – spiega –. Questo progetto rivolto alle scuole è, anche per noi allevatrici, una esperienza bellissima, assolutamente da riproporre. Mi ha colpito principalmente la curiosità dei bambini. Nonostante la distanza, a volte anche le difficoltà di connessione, quello che abbiamo vissuto è stato un incontro vero, diretto, ricco di stimoli reciproci”.
L’agri-dad nasce dalla sinergia tra la Coldiretti e il MIUR, Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca – ricorda Paola Bono, Direttore di Coldiretti Cremona –. Un’intesa formalizzata con il “Protocollo per la promozione delle competenze connesse alla sostenibilità nell’alimentazione, per lo sviluppo dell’economia circolare, della green economy e dell’agricoltura di precisione e digitale”, firmato nel luglio 2019, sulla base della decennale esperienza della Coldiretti nella costruzione di reti positive con le scuole su tutto il territorio nazionale, a partire dal coinvolgimento diretto delle aziende agricole.