Reddito di Cittadinanza percepito
senza risiedere in Italia: denunciati

I Carabinieri della Stazione di Pizzighettone, insieme al personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cremona, hanno denunciato in stato di libertà due cittadini romeni per i reati riguardanti l’indebita percezione di reddito di cittadinanza.

I due denunciati, O.C.C. classe 1988, residente in Romania ma in Italia domiciliato in Milano, celibe, disoccupato ed incensurato e V.A. classe 2002, anche lei residente in Romania ed in Italia domiciliata a Milano, nubile, disoccupata e pregiudicata, lo scorso 2 marzo avevano creato non pochi problemi all’interno dell’ufficio postale di Grumello Cremonese tanto che l’impiegata era stata costretta a richiedere l’aiuto dei Carabinieri.

I due cittadini romeni infatti pretendevano che l’impiegata attivasse loro le carte del reddito di cittadinanza, nonostante fornissero solamente le fotocopie dei documenti di identità. Vedendosi rifiutare l’attivazione delle carte, sulle quali nel frattempo era stata accreditata la somma percepita con il reddito di cittadinanza, la coppia aveva iniziato a creare disordine e far schiamazzi all’interno dell’ufficio postale. A nulla sono valse le spiegazioni fornite dall’addetta allo sportello.

L’impiegata è stata quindi costretta a far intervenire una pattuglia dei Carabinieri che, dopo aver riportato l’ordine, hanno avviato una serie di mirati ed approfonditi controlli nei confronti dei due cittadini romeni.

Questi accertamenti hanno condotto i militari dell’Arma ad appurare che la coppia, pur di percepire il reddito di cittadinanza, messo a diposizione dallo Stato Italiano per i cittadini più bisognosi, aveva falsamente dichiarato di risiedere in Italia, requisito fondamentale per la percezione dello stessi.

I controlli messi in atto hanno dimostrato inoltre che entrambi percepivano il sussidio già da alcuni mesi, nello specifico infatti V.A. da novembre 2020 a febbraio 2021 aveva incassato 2mila euro mentre O.C.C. dal dicembre 2020 febbraio 2021 aveva percepito la cifra di 1.500 euro.