Cronaca

Un asinello per amico: nuovo arrivo
a cascina Marasco per Asinopolis

Si chiamano Agatha, Bimba e Gina e sono le tre asinelle che dallo scorso autunno sono al centro del progetto Asinopolis, nato per iniziativa di un gruppo degli Amici di Agropolis all’interno di cascina Marasco: una bella iniziativa che si propone di recuperare il valore culturale, storico, ambientale e sociale del rapporto uomo/asino a beneficio degli ospiti della cooperativa Agropolis.

Il progetto ha già visto la costruzione di una stalla e di un paddock al coperto, nel cascinale di proprietà di Fondazione Città di Cremona in uso ad Agropolis, ma c’è in vista un ampliamento con la previsione di un paddock più grande all’esterno e con l’arrivo di un quarto animale, Rocco.

“I ragazzi sono entusiasti”, ci spiega Cosetta Cerri, una delle anime di questo gruppo oltre che animalista convinta. “Asinopolis era nata con l’intento di aprirsi anche all’esterno, ma il Covid ce l’ha impedito, così in questi mesi abbiamo fatto attività con i ragazzi che frequentano Agropolis, i quali possono interagire con gli animali a piccoli gruppi. La nostra intenzione è quella di arrivare progressivamente  a fare onoterapia e per questo noi volontari stiamo seguendo corsi di formazione. Per ora è semplicemente attività di conoscenza e di avvicinamento a questo meraviglioso animale che ha straordinarie doti di empatia, è molto tranquillo, non si spaventa ed è quindi adatto a rapportarsi con ragazzi con problemi psichici, oppure con deficit di attenzione, autismo, sindrome di Asperger”.

 “L’esperienza ci sta dando grandi soddisfazioni”, continua, “una volta alla settimana, di lunedì, i ragazzi entrano nel paddock, strigliano e accarezzano gli animali, imparano a conoscerli. Quindi facciamo mini passeggiate e al rientro in struttura annotano sui loro quaderni quello che hanno fatto”.

Se la situazione pandemica lo permetterà, Asinopolis conta di rendersi utile anche all’ambiente: “Vorremmo unire alla passeggiata nel boschetto che abbiamo qui vicino, ad un’attività utile quale la raccolta della plastica e dei rifiuti che troviamo lungo il percorso. Ci stiamo anche attrezzando con dei basti per facilitare il trasporto”.

Sono 7 – 8 gli ospiti di Agropolis che al momento hanno potuto usufruire di questa attività relazionale, in parte finanziata da Regione Lombardia e che ha consentito ad Agatha, Bimba e Gina – e presto anche a Rocco – di rinascere a loro volta. Il precedente proprietario di Agatha, ad esempio, non era più in grado di accudirla; mentre Bimba e Gina vivevano in uno stato di semiabbandono sulle colline parmensi.

Asinopolis, che non ha fini di lucro, punta a tre diversi obiettivi:  valorizzazione dei tratti salienti della relazione uomo/asino che dura da cinquemila anni; tutela dell’asino quale elemento importante della biodiversità;  valorizzazione del ruolo che l’asino può svolgere a favore del benessere dell’uomo.

Giuliana Biagi

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