Cronaca

Navigabilità Po, istituzioni e
politica compatte: "Ora o mai più"

Sul completamento del canale navigabile Pizzighettone-Milano, “Ora o mai più”: questo l’appello corale emerso nella mattinata di giovedì durante l’audizione della V Commissione Territorio e infrastrutture in merito al ‘Progetto di completamento del Sistema Idroviario padano-veneto attraversola costruzione del canale navigabile Pizzighettone–Milano’, a cui hanno preso parte il presidente della Provincia Cremona, Mirko Signoroni, il sindaco di Pizzighettone Luga Moggi, il direttore di Aipo, Luigi Mille e il presidente dell’Associazione italiana Diritto Navigazione Interna, Massimiliano Grimaldi.

L’urgenza è legata alla necessità di dirottare parte dei fondi del Recovery Found sul completamento del sistema idroviario padano-veneto, dopo decenni di attese.

Sono due, in realtà, i progetti che dovrebbero viaggiare in parallelo, come ha illustrato Luigi Mille: “il progetto 365 Po River System, che èrevede la realizzazione di interventi a corrente libera per la navigazione del Po tutto l’anno, tra Cremona e Foce Mincio. Accanto a questo, c’è uno studio per la realizzazione del canale navigabile. Un progetto che costerebbe un miliardo e settecento milioni e che prevede il passaggio di due imbarcazioni in contemporanea”. Ma prima di tutto, secondo Mille, è importante far rivivere il porto di Cremona, che ora “a causa delle secche funziona solo 240 giorni l’anno”.

L’urgenza di questi progetti è stata confermata anche da Massimiliano Grimaldi, presidente dell’Associazione italiana di diritto della navigazione interna: “Il progetto del completamento del sistema idroviario padano-veneto non può più aspettare. Ci troviamo di fronte a risorse che poi non ci saranno più, quindi bisogna agire subito. E’ un’occasione irripetibile”.

Necessario dunque chiedere fondi per entrambi i progetti. “Sappiamo perfettamente quali siano le condizioni del traffico su strada da Milano a Venezia”, e di quanto sia urgente avere una strada alternativa per il trasporto delle merci. “Il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile ha stanziato ampie cifre per spostare traffico merci dalla strada alle vie d’acqua. In questo quadro mi pare evidente che i progetto di completamento del sistema idroviario attraverso la realizzazione del canale navigabile sia attualissima”.

Un’urgenza su cui si è trovata concorde anche l’amministrazione locale, a partire da Signoroni, secondo cui “Serve fare un ragionamento a 360 gradi, portando avanti l’intera tratta, ma lavorando a step”. Per il sindaco Moggi, tuttavia, è importante pensare a una progettualità accurata, che “non si perda in una grande opera che poi non venga realizzata. E’ importante cercare di portare avanti il progetto fino alla fine”.

Unanimità anche dal mondo politico, secondo cui si tratta di un’occasione assolutamente irripetibile. “Non possiamo farci scappare occasione di rafforzare il collegamento e la navigabilità sul Po, soprattutto per quanto riguarda i collegamenti tra Cremona e Foce Mincio, che ci permetterà di andare verso l’adriatico, usando davvero il Po per il trasporto merci. E il progetto del canale navigabile andrà fatto subito dopo o in parallelo. Nel Piano nazionale di ripartenza e resilienza la navigazione interna non aveva trovato lo spazio che merita e credo che questa audizione debba essere occasione per chiedere con forza che nelle risorse del Recovery Found sia invece prevista. Il Po è il collegamento più importante di tutto il nord italia. O adesso o mai più”.

“Il progetto è molto importante e credo che vi sia un intento univoco del consiglio regionale in questo senso” considera Silvia Scurati (Lega). “Dovremo quindi lavorare all’approvazione di un documento bipartisan su questo tema. Come già altri hanno detto, ora o mai più. Dovremo interloquire con l’assessorato, che si è già dimostrato attento al tema”.

“L’audizione di oggi aggiunge un altro tassello su cui concentrare e far convergere tutte le forze, perché dobbiamo potenziare il collegamento tra Cremona e Foce Mincio, sfruttando le potenzialità del porto di Cremona. Se ne parla da anni, ma se non si riesce ora, non si riuscirà mai più” conclude Piloni. “Questa è un’occasione troppo importante non solo per il territorio, ma per tutta la Regione Lombardia e per tutto il nord del nostro paese. Ci auguriamo che ciascuno faccia la propria parte”.

Laura Bosio

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