Cronaca

Trasporto aereo e ripresa post Covid, Salini: 'Il 2022 sia l'anno europeo dell’aviazione'

«Il trasporto aereo è fortemente collegato al turismo, alla crescita economica e all’occupazione. Le misure draconiane per combattere il Covid-19 hanno limitato la mobilità di movimento, sferrando un duro colpo anche al settore dell’aviazione. Quando il virus sarà sconfitto, le persone riprenderanno a viaggiare liberamente, torneranno ad affollare gli aeroporti ed utilizzare gli aerei. Il settore dell’aviazione vedrà un’importante ripresa, destinata a trainare la ripartenza del turismo, uno dei pilastri dell’economia europea. Per questo chiediamo alla Commissione Ue di designare il 2022 “Anno europeo dell’aviazione”».

E’ quanto dichiara l’europarlamentare Fi-Ppe Massimiliano Salini, vicepresidente dell’intergruppo “Sky and Space” del Parlamento Ue, che ha lanciato l’iniziativa insieme al presidente dell’intergruppo Marian Jean Marinescu, con una lettera inviata alla presidente della Commissione Ursula Von der Leyen e al commissario ai Trasporti Adina Valean. L’intergruppo “Sky and Space” raccoglie 96 eurodeputati. L’iniziativa ha avuto ampio sostegno dai principali gruppi politici dell’Europarlamento.

«Il trasporto aereo è un modo universale di viaggiare nel mondo, vivere nuove esperienze e opportunità. Nella lettera alla Commissione – spiega Salini – sottolineiamo come rimettere al centro i viaggi aerei e il settore dell’aviazione avrebbe un’importante carica simbolica, in quanto primo passo in una nuova era post-Covid. Non solo. Questa iniziativa riaccenderebbe i riflettori sulle sfide in corso per rendere più sostenibile il trasporto aereo. Uno sforzo enorme di ricerca e sviluppo che passa da innovazioni tecnologiche in sintonia con il Green deal europeo, come l’idrogeno o i sistemi di propulsione elettrica e ibrida, tecnologie esplorate dall’industria nell’ambito dei programmi europei “Clean Aviation” e “Sesar”».

«Con questa proposta vogliamo quindi sollecitare le istituzioni Ue a non discriminare i mezzi di trasporto – conclude l’eurodeputato – ma a costruire un ecosistema più efficiente. Non esistono viaggi “buoni” e viaggi “cattivi”. Nel 2021 l’Ue ha messo al centro il trasporto ferroviario, ma non tutte le destinazioni sono a portata di treno. E’ quindi importante lavorare in modo complementare a nuove sinergie tra le diverse modalità di trasporto, per perseguire con realismo l’obiettivo della decarbonizzazione».

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