Com'è morta Sabrina Beccalli? A breve il deposito delle perizie In città blitz di 'Chi l'ha visto?'
Mancano ormai pochi giorni al deposito delle perizie sulla morte di Sabrina Beccalli, la 39enne cremasca bruciata a Ferragosto nella sua Fiat Panda nelle campagne di Vergonzana dall’amico Alessandro Pasini, arrestato e da agosto rinchiuso nel carcere a Pavia accusato dell’omicidio della donna e della distruzione del suo cadavere.
Un dato è ormai certo: e cioè che i resti di quel corpo andati in parte distrutti perchè scambiati da due veterinari per la carcassa di un cane appartengono a Sabrina. Per scoprirlo non è stato necessario effettuare l’esame del Dna, in quanto si è risaliti alla sua identità tramite un’ortopantomografia, la radiografia panoramica delle arcate dentarie fatta in precedenza. Dai resti ritrovati, infatti, risulta quella particolarità dentaria.
Per far luce su tutto il resto si dovranno attendere i risultati della perizia sui frammenti di ossa e sui tessuti recuperati nell’auto della vittima analizzati con tecniche innovative dal medico legale Cristina Cattaneo e dalla collega Debora Mazzarelli, del laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell’Università degli Studi di Milano.
La perizia tossicologica dell’esperto Domenico Di Candia, invece, dovrebbe rivelare la presenza o meno di sostanze stupefacenti da parte di Sabrina, morta, a detta di Pasini, non per mano sua, ma per colpa di un’overdose. Secondo il racconto dello stesso Pasini, i due amici, la notte di Ferragosto, si sarebbero ritrovati nell’abitazione della ex compagna di lui proprio per consumare droga.
Ma la vera domanda è se gli esami del pool di esperti potranno chiarire le modalità della morte di Sabrina, secondo gli inquirenti uccisa da Pasini in seguito ad un’avance sessuale rifiutata. Potranno quei resti rivelare particolari essenziali sulle modalità della morte, come ad esempio la presenza di lesioni, e confermare la tesi dell’omicidio portata avanti dalla procura?. Essenziali saranno anche i risultati dello studio dell’abitazione di via Porto Franco dove Sabrina ha trovato la morte e dove sono state trovate numerose tracce di sangue (sul pianerottolo e sulle scale, in bagno e in camera da letto).
Molte, dunque, le domande a cui gli esperti sono stati chiamati a dare delle risposte. Certo è che non sarà facile, proprio per i pochi resti recuperati, avere un quadro certo di quanto accaduto. Anche per questo motivo i consulenti hanno chiesto varie proroghe prima di depositare i risultati completi.
Dall’inizio di questa vicenda Alessandro Pasini ha sempre detto di essersi incontrato con Sabrina per consumare droga. Il 45enne, difeso dall’avvocato Paolo Sperolini, ha ammesso di aver bruciato il corpo della donna e di aver tagliato il tubo del gas per far saltare l’abitazione. Non avendo avuto successo, aveva deciso, dopo essere andato in trattoria con alcuni amici, di caricare in auto il cadavere di Sabrina e di farlo sparire appiccando il fuoco.
Intanto oggi, proprio sul caso Beccalli, una troupe della trasmissione Rai ‘Chi l’ha visto?’ era a Cremona. Ma dalla procura non è stato rilasciato alcun commento.
Sara Pizzorni