Cronaca

Il parco di via Argine Panizza sarà intitolato a mons. Galli Accolta la proposta degli scout

Un parco intitolato a monsignor Maurizio Galli, rettore del seminario vescovile  e poi vescovo di Fidenza, scomparso nel 2008 a 72 anni;  una via dedicata a Sandro Talamazzini, indimenticato regista e cultore delle tradizioni cremonesi; infine posa di un busto nel viale degli Artisti, presso il Cimitero, alla memoria della poetessa Mara Soldi Maretti. Sono queste le tre indicazioni della commissione Toponomastica, relative a nuove intitolazioni stradali, recepite dalla Giunta nella seduta della scorsa settimana.

La prima proposta era stata presentata dal M.a.s.c.i. (Movimento adulti Scout cattolici italiani): l’area individuata è quella tra via Argine Panizza e via Ferragni. Il ricordo di monsignor Galli è ancora molto vivo tra i cremonesi che l’hanno conosciuto, prima come assistente diocesano dei fanciulli di Azione Cattolica (1961-1969); poi come vicario a San Michele; quindi come assistente ecclesiastico dell’ASCI, poi divenuta Agesci (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) per il periodo 1964-1982.

Era stato nominato vescovo di Fidenza il 2 aprile 1998 ed aveva ricevuto la consacrazione episcopale nella Cattedrale di Cremona il 2 maggio dal vescovo Giulio Nicolini. Nel giugno 2007, costretto da una grave malattia, lasciò l’incarico restando vescovo emerito di Cremona, dopo aver ricevuto la cittadinanza onoraria di Fidenza.

Il busto in memoria di Mara Soldi Maretti (1931 – 1988) è stato proposto dal Comitato omonimo che ne tiene viva la memoria, con attività culturali tese soprattutto a sollecitare tra bambini in età scolare la passione per la poesia. A lei è già intitolato il ‘parco sensoriale’  di via Tagliamento, nel complesso della scuola primaria Bissolati.

Si chiamerà via Sandro Talamazzini (1922 -2006) il passaggio che costeggia l’Arena Frazzi e collega viale Po con il parcheggio della Coop. Regista, documentarista, fotografo e insegnante, nonché storico volto televisivo, Sandro Talamazzini ha documentato attraverso i suoi lavori, la storia di Cremona, intervistando persone, filmando luoghi ed avvenimenti. L’intitolazione era stata proposta da Giorgio Brugnoli, gestore del cinema all’aperto Arena Frazzi.

Giuliana Biagi

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