Cronaca

Bocciodromo, si profila gestione del Consorzio bocce per 15 anni

Passi concreti verso la ristrutturazione del Bocciodromo comunale di piazzale Atleti Azzurri d’Italia. Il progetto presentato ormai quasi un anno fa dal “Consorzio Bocce … in Lombardia”, a cui fanno riferimento le società affiliate alla FIB di Milano, ha buone chance di essere realizzato: di questi giorni la pubblicazione da parte del Comune dell’avviso per un’indagine esplorativa di mercato per sondare eventuali altri soggetti interessati, come prevede la legge.

Il progetto di riqualificazione presentato dal consorzio prevede interventi del valore di 280mila euro, in cambio dei quali il Comune concederà l’uso dell’impianto per 15 anni (la richiesta era stata di 19) oltre a versare un contributo annuo in conto gestione che potrà variare dai 10mila ai 18mila euro sulla base della rendicontazione annuale delle attività sociali e sportive, svolte nell’impianto nell’ambito delle bocce.

Tormentata la vicenda di questo impianto nato negli anni Novanta e da sempre dato in gestione dal Comune alla Federazione italiana Bocce. A fine 2019, quando si avvicinava la scadenza della concessione, si era arrivati ad un passo dall’abbandono della struttura, bisognosa di manutenzione, che con l’andare degli anni e il venir meno di diverse società bocciofile, aveva perso il suo significato originario di struttura sportiva, per diventare più che altro un luogo di aggregazione, per anziani e non solo.

Dopo vari passaggi di titolarità della concessione, sempre nell’ambito della federazione Bocce, in virtù dei colloqui avuti dall’assessore allo Sport Luca Zanacchi con la federazione e con lo stesso Consorzio, si era arrivati ad una schiarita e si era deciso,  in piena pandemia, di  prorogare l’attuale contratto fino alla fine di maggio 2021.

Ora, finalmente un passo concreto per guardare avanti: Cremona potrebbe diventare Centro federale per l’addestramento dei giovani e Centro di Boccia Paralimpica, disciplina che ha regole del tutto differenti dalle bocce tradizionali.

Giuliana Biagi

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