Cronaca

Breast Unit, lasciano tre radiologhe in senologia. Asst: 'Reparto fondamentale'

foto di repertorio

Tre professioniste di lungo corso della Radiologia ospedaliera, specialiste in Senologia, hanno lasciato o stanno per lasciare l’ospedale cremonese creando un vuoto di medici specializzati in un reparto multidisciplinare come la Breast Unit. Dimissionarie sono Maria Bodini, già approdata alla Poliambulanza di Brescia, Angela Tira e Maria Cristina Marenzi, che hanno scelto altre vie, in parte per avvicinarsi a casa, in parte per approdare in strutture private. Una strada, questa, seguita qualche anno fa anche da un nutrito gruppo di medici di Ortopedia, in quella che venne definita una vera e propria fuga verso la libera professione o in strutture private, che fece clamore.

Non solo  radiologi, anche il contingente dei chirurghi in forza all’Unità Multidisciplinare di patologia mammaria si è assottigliato: da febbraio 2020 è in pensione il dottor Allevi ed oggi ad effettuare visite e interventi sono rimasti i medici Aguggini, Azzini e il responsabile dell’Unità operativa, Daniele Generali. Lo scoppio della pandemia, avvenuto proprio a ridosso dell’ultimo pensionamento, non ha aiutato nel reperire subito un sostituto ma, secondo gli auspici dello stesso Generali, “dovrebbe partire lo ‘scouting’ per rinnovare la chirurgia oncologica e senologica mediante concorso o mobilità”.

La Breast Unit, poi integrata nell’Area Donna, al quarto piano dell’ospedale, era nata qualche anno fa durante il mandato del direttore generale Camillo Rossi, raccogliendo anche i frutti del lavoro del dottor Alberto Bottini.  Ad inaugurare gli spazi completamente rinnovati venne anche l’ex assessore regionale Giulio Gallera; il reparto è sempre stato riconosciuto come un’eccellenza della sanità cremonese, in un territorio con un’alta incidenza di tumori alla mammella.

Durante l’ultimo anno ci sono stati rallentamenti nell’attività a causa dell’emergenza Covid, durante la quale i medici di tutte le specialità sono stati costretti ad operare come pneumologi e infettivologi, ma la Breast Unit non ha mai smesso di funzionare, per quanto ridimensionata lo scorso anno dalla chiusura delle sale operatorie. Le visite di screening e i follow up rimandati durante i  mesi del lockdown sono stati recuperati in estate: “Oggi siamo in una situazione completamente diversa da un anno fa – afferma Generali –  quando ci dividevamo al mattino per l’attività oncologica e al pomeriggio prestavamo servizio per le altre necessità legate al Covid. Ora lavoriamo con maggiore serenità e abbiamo nuove prospettive di crescita”.

Proprio in questi giorni  l’unità operativa Multidisciplinare di Patologia Mammaria e Ricerca Traslazionale diretta da Generali sta rinnovando la certificazione  Eusoma (la rete europea delle Breast Unit che soddisfano determinati livelli di qualità, multidisciplinarità e numero di interventi). Quella di Cremona è una delle 18 italiane accreditate.

A rassicurare sulla crescita della struttura è il direttore generale dell’Asst, Giuseppe Rossi: “La Breast Unit è una parte fondamentale dell’Asst di Cremona. I percorsi di cura dedicati alle donne sono alla nostra attenzione, la salute delle donne è un bene prezioso che ci sta a cuore. Per questo stiamo lavorando per recuperare le difficoltà create dall’emergenza sanitaria”. Quanto alle dimissioni dei tre medici radiologi, “si tratta di professioniste che hanno compiuto una scelta personale”.

Giuliana Biagi

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...