Cronaca

Medici di famiglia, nessuna certezza su date e modalità delle vaccinazioni

Centralini dei medici di medicina generale tempestati di telefonate anche oggi per chiedere informazioni sulla vaccinazione anti Covid. Il solo annuncio che a giorni (pare dal 18) sarebbe partita la fase due, ha scatenato le richiese dei pazienti più anziani, gli over 8o, che dovrebbero rientrare nella categoria prioritaria.

E così alcuni di loro hanno avvertito i propri pazienti che di certo, ad oggi non c’è proprio nulla. La Cooperativa Medici Cremonesi di via Dante, ad esempio, uno dei più grossi studi medici associati, informa (oggi 10 febbraio) sul proprio sito web che “Ats Val Padana ha richiesto per ora ai Medici di Medicina Generale soltanto una disponibilità a contribuire alla campagna vaccinale Covid19”, specificando inoltre che “Ats ValPadana o Regione Lombardia non hanno ancora diffuso indicazioni operative per quanto riguarda la prenotazione e somministrazione della vaccinazione”.

“Sul sistema di prenotazione dei vaccini da parte degli over ottanta, c’è ancora troppa disinformazione – afferma Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd –. Mancano solo due settimane e al momento sappiamo solo che i cittadini dovranno registrarsi su un portale, non ancora pronto, e che in seguito riceveranno probabilmente un sms.

“Siamo ancora a un livello di informazioni troppo vaghe”. “Inoltre, Regione Lombardia ha annunciato oggi l’avvio delle adesioni da lunedì prossimo e molti medici di base, che non hanno ancora ricevuto le dovute informazioni, si sentono comprensibilmente ancora una volta abbandonati in mezzo a un ciclone.

“Ad oggi, sappiamo che la prossima settimana è prevista quasi ovunque la partenza della ‘fase due’ e noi, in Lombardia, siamo ancora agli annunci. I cittadini vogliono sapere come, dove e quando vaccinarsi. C’è bisogno di chiarezza e del massimo coinvolgimento dei medici di base, degli operatori sanitari, dei farmacisti e dei sindaci. Sulla campagna vaccinale non possiamo permetterci di commettere errori. Perché da questa campagna dipende anche la ripresa della nostra economia”, conclude Piloni.

TRIVELLI IN COMMISSIONE SANITA’ – “Abbiamo preso atto, dalle parole di Trivelli, che Mantova e Cremona sono ancora fanalino di coda nella distribuzione dei vaccini. Non si sa il perché di questo ritardo, né si sa con certezza se e quando il divario verrà colmato” così il consigliere regionale del PDMatteo Piloni, dopo la seduta odierna della commissione Sanità, dove si è tenuta l’audizione del direttore generale Welfare di Regione Lombardia,Marco Trivelli, che ha riferito sulla gestione dell’emergenza sanitaria.

“Quanto all’anomalia che coinvolge la nostra provincia che, insieme a quella di Mantova, ha ricevuto molte meno dosi di vaccino rispetto a quanto previsto, Trivelli si è limitato a dire che si cercherà di recuperare questa settimana – prosegue Piloni –. Bene, poi, che ci si sia accorti dell’importanza della logistica per la buona riuscita del piano vaccinale e della necessità di lavorare su questo, individuando strutture ampie e dotate di parcheggi e di coinvolgere specialisti a livello ingegneristico per la gestione della macchina vaccinale. Noi l’avevamo già detto a ottobre, con una specifica interrogazione in cui chiedevamo maggiore attenzione a questo aspetto trascurato. Si è perso del tempo prezioso”.

 

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