Sfratto sospeso per Piergiorgio Storti. Per ora può restare nella cascina di Corte con Black
“L’esecuzione è stata sospesa esattamente come da ricorso da noi depositato. Il giudice ha fissato una nuova udienza per la verifica delle nostre ragioni per il prossimo 23 marzo. Sono molto soddisfatto, ora avremo tempo per fare bene tutto quello che abbiamo appena iniziato e valutare anche con riferimento ad una nuova abitazione da sistemare”. Lo ha detto l’avvocato Luca Curatti, che assiste Piergiorgio Storti, il 70enne sfrattato con il suo cane Black dalla cascina di Corte dè Cortesi con Cignone dove vive da dieci anni in comodato d’uso.
La storia di Piergiorgio ha fatto il giro d’Italia. In moltissimi, con telefonate, messaggi ed email si sono mobilitati per trovargli una sistemazione, facendo varie offerte di case, alloggi e denaro. Appelli anche a ‘Striscia la Notizia’ e a ‘Pomeriggio Cinque’, e poi, grazie all’interessamento del sindaco Luigi Rottoli e alla generosità di una coppia di bresciani, è stata individuata una cascina sempre a Corte dè Cortesi collocata nella zona centrale del paese proprio di fianco alla piazza. C’è un’aia immensa, ma è una struttura da sistemare. E per farlo ci vorrà tempo e anche molto aiuto.
Intanto, però, oggi è arrivata la buona notizia: il giudice ha accolto la richiesta di sospensione dell’avvocato Curatti e ha fissato l’udienza al 23 marzo dove si discuteranno le opposte ragioni. “Ora”, ha spiegato il legale, “abbiamo tutto lo spazio per trovare anche ogni altra migliore sistemazione, sia nella casa attuale o in un’altra collocazione”.
Piergiorgio, che nella sua vita ha sempre lavorato (prima in un distributore di benzina e poi come operaio) e che gode di una piccola pensione, aveva ricevuto la lettera di sfratto, ma era in ospedale in gravi condizioni per Covid, e non essendosi presentato all’udienza per la risoluzione del contratto di comodato, si è trovato l’esecuzione di sfratto. “Purtroppo il mio cliente ha ricevuto il ricorso, ma è rimasto sul tavolo perchè è stato ricoverato”, ha ricordato il suo legale.
Il 70enne, che deve la vita al suo cane, si è ammalato a marzo ed è stato in ospedale dal 21 marzo al 16 di aprile, per poi essere trasferito a Soresina per la riabilitazione. A casa è potuto tornare il 9 maggio del 2020. “Quando stavo male ho cercato il telefono, ma non potevo parlare”, ha raccontato Piergiorgio. “Black ha abbaiato tantissimo e così il mio amico Mario ha capito che qualcosa non andava. Quando mi ha trovato, ero svenuto. Sopra di me c’era il mio cane che mi teneva al caldo”.
Sara Pizzorni