Cronaca

Rimborsi in bolletta per il Covid: tentativi di truffa sul territorio

“Buongiorno signora, chiamo dal Governo: lei ha diritto a un rimborso nella bolletta per il Covid”: è di questo tenore la chiamata che hanno ricevuto alcuni cremonesi, colpiti da un tentativo di truffa particolarmente efferato.

La voce all’altro capo del telefono, richiedeva l’iban e i dati per “darci un rimborso di 90 euro in bolletta della luce” racconta una delle vittime, che però ha mangiato subito la foglia.

“Sarò anche anziana, ma non sono stupida: ho intuito subito che si trattava di un tentativo di truffa” racconta, spiegando di essere stata ricontattata numerose volte dalla stessa persona.

Nella fattispecie, come spiegano dalla Polizia Postale di Cremona, si tratta di truffe legate alla voltura dell’utenza. In questo caso, particolarmente efferate: se solitamente i call center che chiamano per convincere l’utente a sottoscrivere un contratto sostengono di conoscere il modo per far risparmiare, stavolta addirittura si spacciano per addetti governativi.

Ma il Governo, si sa, non telefona a casa per proporre rimborsi. Il monito della Polizia Postale è quindi quello di prestare attenzione e di non fornire mai i propri dati telefonicamente, ma neppure di prendere poi appuntamenti di persona con questi sedicenti dipendenti pubblici.

Il Covid in questi mesi è stato spesso pretesto per truffe di svariato tipo. Analogamente a questa, c’è stata la truffa del rimborso del canone Rai, mentre tante altre sono arrivate via posta elettronica: la Polizia Postale ha ricevuto infatti segnalazioni e denunce a causa di pubblicità che vengono inviate tramite mail per la vendita di mascherine e altri prodotti legati al covid a prezi concorrenziali, che poi non sono mai stati inviati.

Laura Bosio

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