Cronaca

Scuola, i timori della Consulta: 'Trasporti ancora sovraffollati e incertezze sulla maturità'

Da sinistra, Strimbanu, Sudati e Rastelli

Timori per un rientro a scuola che non è stato organizzato a dovere sotto l’aspetto dei trasporti, ancora sovraffollati, ma anche per la difficoltà a tornare al passo con il programma scolastico e la preoccupazione rispetto a una maturità in arrivo di cui ancora non si sa nulla: questi, tra gli altri, i temi emersi durante l’ultima assemblea della Consulta provinciale degli studenti, la prima in presenza dopo tanti incontri online, avoltasi nella mattinata di giovedì.

Un momento importante di confronto e di riflessione, in cui i ragazzi hanno programmato il lavoro dei prossimi mesi, ma si sono anche confrontati su diverse problematiche. In primis, quella dei trasporti: “Siamo contenti di essere rientrati dopo un lungo periodo di dad, ma i problemi sono rimasti” spiega Federico Rastelli, vice presidente della Consulta e rappresentante del Liceo Classico Manin “I trasporti sono ancora affollati e non c’è stato il cambiamento che auspicavamo”.

A fronte di tutto questo, i ragazzi lamentano una grande difficoltà “ad accedere ai tavoli di confronto provinciale. Abbiamo realizzato un questionario a livello regionale su questo tema, e viviamo questi problemi in prima persona… sarebbe una buona cosa che ci stessero a sentire”.

Altro tema caldo è quello della maturità: un sondaggio fatto dalla Consulta a livello regionale, che ha ottenuto circa 120mila risposte (4mila per il territorio cremonese), ha fatto emergere come tanti studenti “non si sentano pronti a svolgere una maturità tradizionale e completa” spiega il presidente provinciale, Laurentiu Strimbanu:”Molti vorrebbero una prova o solo scritta o solo orale, con una tesina”.

A livello regionale è stato quindi redatto un documento che verrà inviato al Ministero, in cui si illustrano le posizioni degli studenti: ad esempio il 77% non si sente al passo con il programma scolastico, e il 18% sta ancora recuperando argomenti non affrontati lo scorso anno. Insomma, una situazione tutt’altro che idilliaca. Non solo per chi si diplomerà nel 2021, ma forse ancora più per coloro che finiranno la scuola nei prossimi anni.

“Molti ragazzi di 3a e 4a sono preoccupati, perché si troveranno a dover affrontare una maturità tradizionale dopo aver fatto 2 anni scolastici in didattica a distanza, e con un programma non completato”. Tutto ciò avrà un peso “sul loro futuro ed è qualcosa che li segnerà per tutta la vita”.

Nel corso della riunione si è anche dato spazio alla pianificazione delle attività, e in particolar modo della Giornata dell’Arte, uno dei principali eventi organizzati dalla Consulta. Un momento di condivisione che è comunque ancora molto incerto, vista la situazione: “Speriamo di poter avviare questo progetto in presenza, tuttavia dobbiamo lasciare anche un dialogo aperto su quella che potrebbe essere la modalità a distanza” illustra Davide Sudati, segretario della Consulta e rappresentante degli studenti del Liceo Anguissola. Si è parlato anche di cultura: “Vogliamo dare avvio a delle conferenze con i principali personaggi di carattere teatrale e artistico del nostro territorio” conclude Davide.

Laura Bosio

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