Politica

Spazi pubblici, la clausola antifascista continua a scaldare il dibattito

(foto di repertorio)

Continua a far discutere l’ordine del giorno che vedeva come primo firmatario Roberto Poli, capogruppo Pd in Consiglio Comunale, sulla concessione degli spazi pubblici.

A far discutere, l’inserimento della richiesta di adeguamento dei regolamenti comunali che, di fatto, subordineranno la concessione degli spazi pubblici solo dopo aver sottoscritto una dichiarazione esplicita “di rispetto dei valori costituzionali antifascisti e di rifiuto della violenza sanciti dall’ordinamento repubblicano” e “ solo a coloro i quali assicurino e garantiscano di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione, di non professare o praticare comportamenti fascisti, razzisti, omofobi, transfobici, sessisti, violenti”.

Un Odg che aveva visto l’astensione di Lega e Fratelli d’Italia e il voto favorevole della maggioranza e di Forza Italia. Proprio il gruppo azzurro, che ha spiegato in una lettera (QUI IL LINK COMPLETO) firmata anche da Maria Vittoria Ceraso (Viva Cremona) il voto favorevole “perché siamo liberi nell’affermare sempre i valori della nostra democrazia, fra i quali il ripudio di ogni violenza, indipendentemente dall’ideologia che ne sta alla base”.

Tuttavia, l’accusa di FI e ViCr è che il Consiglio Comunale “ha dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, come la sinistra che amministra questa città abbia più a cuore l’ideologia rispetto ai veri bisogni delle imprese”. Ceraso e i forzisti hanno anche lamentato: “A nulla è valsa la nostra proposta di emendamento di inserire nelle premesse dell’ordine del giorno il riferimento ai citati fatti e modificare il dispositivo al fine di concedere la concessione di spazi pubblici solo a chi dichiari di rispettare tutti i valori della nostra costituzione, non solo quelli antifascisti”.

In casa Lega ha prevalso “l’assoluta consapevolezza di non avallare un odg pretestuoso, ideologico e a senso unico. In fase di votazione, avevano già motivando negli interventi del Capogruppo Alessandro Zagni e dei consiglieri Sommi e Arena il senso della astensione, rivendicando “il rifiuto di ogni forma di violenza e evidenziando la loro assoluta adesione ai valori di democrazia e libertà, nel pieno rispetto della Costituzione, rigettando ogni tentativo di strumentalizzazione rispetto alla loro scelta” (QUI LA NOTA COMPLETA).

Dalla maggioranza, in ogni caso, Poli e il segretario cittadino Pd Luca Burgazzi, hanno definito “scene teatrali di pessimo livello quelle inscenate da Forza Italia e Viva Cremona”. Dopo aver ricordato di aver atteso oltre un anno per discutere dell’Odg dopo la deposizione dello stesso, i dem hanno chiosato: “La proposta di emendamento di FI di togliere la clausola antifascista, per compiacere una parte dell’elettorato di destra non era ovviamente accettabile in quanto snaturerebbe l’obiettivo dell’iniziativa” (QUI LA NOTA COMPLETA).

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