Cronaca

Steering Committee in consiglio, la minoranza abbandona la discussione

La minoranza in Consiglio comunale, escluso il M5S, ha abbandonato la discussione sul tema dello Steering Committee, relativamente all’ordine del giorno presentato dal capogruppo del Pd, Roberto Poli, in cui si chiedeva di costituire una cabina di regia che raduni gli attori del Piano e di coinvolgere il consiglio comunale per approfondire la questione, ma anche i cittadini e altri portatori di interessi.

La scelta di Forza Italia, Lega, Viva Cremona e Fratelli d’Italia è dettata dalla risposta negativa alla richiesta di rinviare la discussione dopo aver approfondito meglio la questione in commissione ambiente. “La documentazione relativa al nuovo tavolo di consultazione territoriale non è mai stato sottoposta a commissioni o consigli” ha detto il consigliere Carlo Malvezzi (Fi).

“Le associazioni ambientaliste sono state sedute al tavolo con i promotori del Piano, ancora prima che fosse contattato il consiglio. Ci sembra offensivo che ci sia bisogno di un ordine del giorno che impegna sindaco e giunta a coinvolgere la massima autorità politica, ossia il Consiglio comunale, cosa che dovrebbe essere fatta per legge” continua Malvezzi, evidenziando come “sulle tematiche ambientali abbiamo un approccio pragmatico che si basa su 4 pilastri: percorribilità tecnica delle soluzioni, solidità scientifica dei modelli adottati, sostenibilità economica dei progetti, monitoraggio dei risultati rispetto agli obiettividi miglioramento ambientale”.

Del resto per la minoranza, “gli obiettivi ambientali si sarebbero dovuti mettere a confronto a monte, non presentare le cose già fatte”.

“Mi chiedo come mai, con due commissioni ambiente che si sono svolte prima di questo consiglio, non ci sia stato chiesto di discutere del progetto” rincara la dose Maria Vittoria Ceraso (Viva Cremona). “Commissioni in cui nessuno ha fatto cenno a questo studio.  Questo non è rispetto per l’istituzione politica. Per cui non ci sentiamo in grado a partecipare a una discussione su un tema che non è stato spiegato”.

Sullo stesso tema è intervenuto anche il consigliere M5S Luca Nolli, che pur decidendo di restare, ha avallato le obiezioni dei colleghi di opposizione: “Una scelta come questa non può essere presentata al consiglio a giochi fatti” attacca. “Ci si doveva impegnare in un percorso molto più completo. Stiamo parlando del futuro energetico e ambientale della città per i prossimi 10 anni. Credo sia necessario rifare il percorso completo, passare dalle commissioni”.

“Non è vero che in questa aula non si è mai discusso del tema, in quanto è stato dibattuto nelle discussioni su Lgh e A2a, e il sindaco ha più volte portato a conoscenza del consiglio il percorso che si stava seguendo” ha obiettato il consigliere Poli. Per la maggioranza, dunque, l’opposizione avrebbe frainteso quanto si sta facendo: “Nel dispositivo da noi presentato chiede proprio di costruire percorsi e occasioni per parlare di questi progetti”.

A fugare ulteriormente i dubbi è intervenuto il consigliere Gagliardi (presidente della suddetta commissione ambiente): “In realtà il sindaco Galimberti mi aveva contattato per pormi il problema se portare prima la questione in commissione. Ma io stesso ho pensato che fosse meglio invece fare un passaggio preliminare in consiglio, per avere degli atti di indirizzo da approfondire ulteriormente. Se ho sbagliato mi spiace, ma continuo a essere convinto che fosse la scelta migliore”.

il sindaco Gianluca Galimberti, dal canto suo, ha voluto evidenziare come lui per primo non veda l’ora “di passare in commissione ambiente per parlare di una proposta sostenibile e concreta. Ma la cosa davvero importante è che abbiamo trovato una bellissima alleanza tra Comune e aziende. Il tentativo è presentare un progetto che si focalizzi su ambiziosi impegni che interessano tutti e che riguardano il miglioramento ambientale”.

Quanto fatto, per il primo cittadino, è “la base di partenza per una discussione, perché è il modo di presentare progetti che li rende credibili. Ora ci dobbiamo lavorare con tutta la città. La pandemia non ha fermato un’azione strategica come questa, Cremona 20-30”.

Laura Bosio

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