Farmaci letali a malati Covid, il primario Mosca resta ai domiciliari
Carlo Mosca rimarrà ai domiciliari: il gip del tribunale di Brescia ha infatti rigettato la richiesta di revoca presentata dai legali del medico cremonese, Elena Frigo e Michele Bontenmpi, presentata nei giorni scorsi. Il primario, arrestato con l’accusa di omicidio volontario “per aver somministrato farmaci, risultati letali, a due pazienti affetti da Covid”, era stato interrogato dal gip lo scorso 29 gennaio.
Un interrogatorio durato due ore e mezza, nel corso del quale il medico si era dichiarato innocente. In quella sede, il gip si era riservato di decidere se accettare o meno l’istanza dei legali, e oggi è giunta la decisione.
Secondo l’accusa, il medico di Persico Dosimo avrebbe “intenzionalmente inoculato in pazienti affetti da Covid-19 farmaci a effetto anestetico e bloccante neuromuscolare causando la morte di due di loro”. Le vittime, Natale Bassi, 61 anni, e Angelo Paletti, di 80, erano morti durante la prima ondata pandemica.
Sempre secondo l’accusa, l’utilizzo dei medicinali non sarebbe stato specificato nelle cartelle cliniche delle vittime. Era però emerso successivamente, dopo che le salme erano state esumate per effettuare l’autopsia.
Una versione ben diversa quella rilasciata dal primario, che ha negato con decisione di aver mai somministrato Succinilcolina e Propofol, precisando che nessun altro, medici o infermieri, possa averlo fatto.
A seguito delle dichiarazioni di Mosca la procura di Brescia disporrà nuovi accertamenti e verranno probabilmente sentite nuove persone.