Cronaca

Ritorno sui banchi, Ferrari: 'Meglio restare al 50%'. Costa: 'Noi pronti con bus di rinforzo'

I contagi tra gli studenti continuano, sebbene siano al di fuori delle mura scolastiche: all'Aselli 5 studenti positivi prima di tornare a scuola. Al Torriani, già due alunni e un docente positivi.

Sguardi quasi stupiti dietro le mascherine, occhi sorridenti, qualche abbraccio: la stazione dei pullman è tornata a riempirsi di studenti, a fronte della riapertura della maggior parte delle scuole cremonesi, che hanno preferito dilazionare di un giorno il ritorno sui banchi, come consentito dalla normativa.

Un ritorno prudente, al 50%, che secondo i presidi è l’unica opzione sensata in questa fase: “Se riuscissimo a mantenere questi numeri per un periodo sinificativo sarebbe l’ideale, prima di fare delle fughe in avanti” commenta il dirigente del liceo Scientifico Aselli, Alberto Ferrari. La scuola ha deciso di scegliere un’alternanza giornaliera divisa per sezioni, “in modo che tutti i corridoi si riempiano solo a metà”.

“Certo, ciascuno di noi vorrebbe tornare a una didattica al 100% in presenza ma bisogna essere consapevoli della realtà che ci circonda” commenta il preside. “Il rischio di perdere quello che abbiamo è grosso e ci impone prudenza, prima di dover fare passi indietro. Tra l’altro nel dpcm non è previsto l’obbligo di un ritorno al 75% e quindi non capisco chi adesso prema per alzare i numeri”.

Tanto più che, i fatti lo confermano, i contagi tra gli studenti continuano, sebbene siano al di fuori delle mura scolastiche: “Non nego che in queste 48 ore ho ricevuto 5 comunicazioni di positività da miei studenti, ancora prima di iniziare”. Situazione simile anche al Torriani, dove ci sono già due alunni e un docente positivi.

“Questo conferma l’0pinione che già mi ero fatto, ossia che i contagi tra studenti ci sono, ma nascono soprattutto da contatti fuori da scuola” spiega ancora Ferrari.

Intanto, anche da parte di docenti e personale scolastico, questo rientro in classe suscita una certa emozione: “E’ come se fosse davvero il primo giorno di scuola, per gli alunni, ma anche per i professori” prosegue il preside dell’Aselli. “Ho chiesto a tutti gli studenti di stare attenti, e loro si comportano bene: tengono le mascherine anche durante le lezioni con più rigore rispetto al primo periodo”.

E’ un momento delicato, in cui non si può assolutamente abbassare la guardia: “C’è la consapevolezza che siamo sul filo del rasoio e non è sufficiente che solo qualcuno si comporti bene. Ognuno deve fare la propria parte”.

Anche sul fronte trasporti, la partenza “è stata positiva, in quanto non ci è stata segnalata alcuna criticità” commenta l’amministratore delegato di arriva, Angelo Costa.

“Questo è stato possibile mettendo in campo 72 mezzi tra urbani ed extraurbani, ma nei prossimi giorni faremo ancora qualche verifica in campo, per verificare se servisse un’integrazione”. Di fatto, l’azienda è pronta anche ad adeguarsi all’ipotetico rientro al 75%: “Abbiamo identificato quali siano le linee più bisognose di eventuali rinforzi, e in caso di passaggio a numeri più consistenti, abbiamo anche individuato operatori privati che potrebbero inserirsi”.

Naturalmente da parte delle scuole “si sta decidendo in alcuni casi un doppio turno di ingresso, come a Cremona, mentre ad esempio a Crema alcuni istituti puntano a un turno unico al 70%” conclude Costa.

Laura Bosio

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