Cronaca

Fondazione Open: a Cremona il record di edifici scolastici 'vetusti' in Lombardia

La provincia di Cremona è un territorio ‘anziano’. Ad evidenziarlo è il report della fondazione Openpolis su “La povertà educativa in Lombardia”, che riporta i dati di tutte le province lombarde prendendo in esame il numero di residenti under 17 nel periodo dal 2012 al 2019.
In Lombardia è aumentato del +0,86%. Una variazione limitata, che indica la stabilità della popolazione minorile più che una vera e propria crescita. Tale cifra colloca la regione al terzo posto nel Paese per aumento dei minori.
Cremona, però, si classifica terzultima tra le province, con -3,12%. Peggiori sono solo Lecco e Sondrio.

Alla scarsità di residenti under 17 si aggiunge anche la vetustà degli edifici scolastici. Il 20,43% degli edifici scolastici statali, sul totale di strutture presenti in Lombardia, ha più di cinquant’anni.
Un dato che supera la media nazionale (17,83%) di quasi 3 punti percentuali e che aumenta ulteriormente in 5 delle 12 province lombarde. Tra queste è presente Cremona, maglia nera in prima posizione con il 35,20% di edifici datati.

 

Un fenomeno che varia molto all’interno del territorio, con 16 comuni che hanno la totalità di scuole vetuste (100%). Di questi 16 inoltre, molti confinano con comuni del tutto privi di scuole sul proprio territorio.  Un dato potenzialmente negativo, anche se bilanciato sul territorio nel suo complesso, dai numerosi comuni dove nessuna delle scuole presenti è vetusta.

Spino d’Adda è virtuoso in tal senso: nessun edificio scolastico ha più di 50 anni. Si piazza bene anche Casalmaggiore, con solo il 9% di edifici vetusti.
Con 23 edifici datati su 44, il capoluogo è al terzo posto tra i comuni più popolosi. Viene superato solo da Soncina e Soresina, gli unici tra quelli considerati ad appartenere alle aree interne in quanto territori intermedi. Crema, secondo polo della provincia, si posiziona al di sotto della media provinciale (35,2%), con il 20% di scuole che hanno più di 50 anni.

Riassumendo, la provincia di Cremona è un territorio tendenzialmente anziano, con edifici scolastici vetusti, ma con una discreta diffusione della banda ultraveloce.

Questo indicatore è stato preso in esame dal report, che studia la povertà educativa nella regione, a causa dell’emergenza da coronavirus. Gli studenti sono infatti ‘connessi’ alla propria scuola da ormai un anno e lo sviluppo dell’agenda digitale è sempre più legato al contrasto della povertà educativa.


Nei mesi di DaD è emersa tutta la differenza tra chi è riuscito a partecipare alle lezioni e chi invece ha avuto più difficoltà. Questo tipo di divari digitali, ad esempio la presenza di una connessione lenta o l’assenza di un dispositivo per ciascun membro della famiglia, rischiano di approfondire le disuguaglianze.
Si evidenzia distanza tra i territori nella banda larga di base, ma nella rete ultraveloce si accentua il divario tra l’area metropolitana di Milano e le zone montane. Cremona è quarta nella regione, dopo Milano, Monza e Brianza e Brescia.

Ambra Bellandi

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