Ambiente

Svolta green, ecco i 15 progetti per la transizione energetica di Cremona

Una centrale di cogenerazione di Lgh

Partiti d’opposizione e associazioni ambientaliste lamentano di non essere stati consultati nella redazione delle linee strategiche sulla transizione energetica redatte dal gruppo di lavoro Comune – Lgh – A2A – Padania Acque, puntando il dito soprattutto sul mancato accenno alla chiusura del termovalorizzatore e sul mancato coinvolgimento del territorio. Sull’altro fronte, quello dei protagonisti di questo primo step, viene invece assicurato come ha fatto ieri il sindaco Galimberti che il piano approvato ieri l’altro in Giunta è solo il primo passo, dal quale partire per intavolare la condivisione con i vari portatori di interesse: comuni, associazioni di cittadini e di categoria, sindacati.

Ma quali sono i progetti industriali contenuti in questo piano che guarda al 2030 e anche oltre e si propone un abbattimento di circa 80mila tonnellate annue di Co2? Le proposte emerse dal gruppo di lavoro sono sintetizzate da 15 schede – approvate nella Giunta di mercoledì –  che fissano anche un cronoprogramma degli interventi.

Su 15 progetti, 13 saranno realizzati da Lgh e dalle aziende del gruppo e 2 da Padania Acque, ma la collaborazione sarà continua. Come nel caso del progetto di recupero calore da acque reflue che punta a “recuperare il calore, altrimenti dissipato, dal depuratore di Cremona a integrazione – sostituzione delle fonti esistenti della rete del teleriscaldamento”: 11 milioni di investimento previsto nell’arco dei 9 anni da qui al 2030.

Ma si guarda anche al territorio: Lgh amplierà la capacità dell’impianto Biofor di Castelleone che tratta il rifiuto organico domestico prodotto dalla differenziata e i rifiuti agricoli provinciali: investimento di 10,8 milioni di euro per produrre energia elettrica e termica ‘green’.

A Crema Lgh intende aumentare progressivamente la capacità dell’impianto chimico – fisico di depurazione per rifiuti liquidi industriali e di fanghi, in modo da restituire alle fognature scarichi sempre più puliti.

Ma si guarda anche ad altre forme di produzione di energia, in questo caso di biometano, sfruttando i digestori di biomasse derivanti dalla filiera agroalimentare locale e da un impianto – pilota di coltivazione di alghe, che durante il loro ciclo di vita ‘sequestrano’ Co2: gli impianti saranno localizzati accanto all’attuale impianto a biomasse legnose in zona san Rocco, per un investimento che potrà sfiorare i 25 milioni di euro.

Non manca l’impegno sul fotovoltaico (ma occorrerà attendere il recepimento della normativa Comunitaria RedII atteso per la seconda metà dell’anno), con l’installazione sugli edifici cittadini di pannelli solari  per un traguardo di 10 -15 MW nell’arco di 10 anni: 15 – 21 milioni di euro l’investimento previsto.

Il depuratore di Cremona, con un intervento di Padania Acque, sarà dotato di un impianto per il trattamento sabbie, insieme a uno per l’essiccamento solare dei fanghi disidratati, aumentando quindi la frazione secca (e diminuendo gli odori) che rende più efficiente il loro smaltimento.

Tra le 15 schede ci sono anche progetti su cui il Comune di Cremona è già impegnato, ad esempio la realizzazione di un sistema di tariffazione puntale che consenta ai cittadini di pagare solo per la quantità di rifiuti che devono essere smaltiti, scontando la parte di differenziata.

Tra i progetti sperimentali, che potranno essere realizzati anche attraverso finanziamenti agevolati, c’è il teleraffrescamento, partendo dall’attuale rete del teleriscaldamento: questo consentirebbe di ridurre i picchi di domanda sulla rete elettrica nel periodo estivo. E sempre sperimentale è l’impianto per la produzione di idrogeno verde che consenta la produzione di metano sintetico: 25 – 40 milioni di euro per questo progetto che segue i dettami della transizione energetica e delle politiche comunitarie di sviluppo sostenibile.

Questi i componenti dello Steering Committee che ha elaborato il piano per la transizione energetica: per il Comune di Cremona Gianluca Galimberti, Sindaco di Cremona; Andrea Virgilio, vice Sindaco di Cremona; Mara Pesaro, dirigente area vasta e ambiente del Comune di Cremona; Francesco Casella, ricercatore del Politecnico di Milano. LGH (Gruppo A2A): Claudio Sanna, Amministratore Delegato LGH spa; Gerardo Paloschi, Direttore relazioni istituzionali LGH spa (fino a novembre 2020); Primo Podestà, Amministratore delegato Agritre; Enrico Ferrari, Direttore generale Linea Green. AEM Cremona spa: Massimo Siboni, presidente AEM Cremona; Roberto Mazzini, consulente esterno; Fiorella Lazzari, consigliere CDA di AEM. Padania Acque: Claudio Bodini, presidente; Alessandro Lanfranchi, Amministratore Delegato; Stefano Ottolini, Direttore Generale; Giovanni Sala, Direttore Tecnico.

IL COMMENTO DI AEM SPA: “Questo piano è importante – spiega Siboni – perchè è un bellissimo esempio di come società pubbliche e private possono operare per il bene del territorio. Stiamo guardando davvero al futuro: parliamo di economia circolare e di cose che riguardano il futuro della città. Non da ultimo, data l’entità degli investimenti, anche quelli che si cercheranno di recuperare attraverso i bandi che sicuramente verranno emessi, tutto ciò sarà una spinta per l’economia della città.” Aem è l’azienda che detiene il 15% di Lgh e possiede una serie di immobili e terreni sui quali si potrebbero produrre alcune delle attività.

Sul futuro del termovalorizzatore: “Non commento le prese di posizione politiche e non sono un tecnico. Non mi sembra che vi siano preclusioni sul tema, si sta lavorando su una strada che è stata condivisa tra tutti quelli che erano al tavolo, in particolar modo Comune e Lgh, proprietaria del termovalorizzatore e penso che si sia trovata la soluzione migliore. Siamo all’interno di un percorso che sta andando avanti.  Spegnere tout court l’impianto domani mattina, lo capiamo tutti che non è possibile, anche al di là degli aspetti meramente economici. Quel che è certo è che non ci sarà revamping, quindi sicuramente quell’oggetto avrà una sua fine”.

Giuliana Biagi

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