Cremona al top per piste ciclabili, ma soffre per stalli e bike sharing
Cremona è la seconda città in Italia per infrastrutture per la ciclabilità. Un indice che misura i metri equivalenti per abitante e che pone la città del Torrazzo dietro alla sola Reggio Emilia.
Soffre, invece, il bike sharing, con Cremona nelle ultime 10 (solo 8 capoluoghi ne hanno meno) per numero di bici ogni mille abitanti e il dato peggiore per numero di abbonati, con la nostra città ferma al palo. Anche a livello di stalli ogni 1.000 cittadini, Cremona è quintultima in Italia.
E’ quanto è emerso dal quinto rapporto dell’Osservatorio Focus2R, la ricerca promossa da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) con Legambiente, elaborata dalla società di consulenza Ambiente Italia.
L’indagine ha l’intento di fornire ogni anno la più completa e aggiornata panoramica delle politiche messe in campo dai Comuni capoluogo di provincia italiani e dedicate a ciclisti urbani e motociclisti. I risultati del monitoraggio, primo e unico in Italia, sono il frutto di un questionario rivolto a 104 municipi, a cui quest’anno hanno risposto 79 amministrazioni.
Il report, che non rappresenta i cambiamenti dettati dall’emergenza Covid19 attenendosi a dati relativi al solo 2019, rende disponibile un ingente patrimonio di informazioni su piste ciclabili, sharing mobility, parcheggi dedicati e tanti altri aspetti legati alla mobilità su due ruote nei centri urbani fornito direttamente dalle amministrazioni locali.