Cronaca

Smantellate 3 organizzazioni dedite al narcotraffico, 3 arresti e un ricercato nel Cremonese

Riguardano anche il territorio cremonese le 29 misure di Custodia cautelare emesse dai Gip dei Tribunale di Bologna e di Reggio Emilia nell’ambito della maxi operazione che ha sgominato ben tre organizzazioni criminali dedite al narcotraffico. In particolare su nostro territorio vivono quattro dei destinatari dei provvedimenti, tutti corrieri della droga, di cui tre sono finiti in manette, mentre uno è ricercato.

Ai tre arrestati, due ventenni residenti a Martignana Po e un 41enne di Cremona, è stata contestata anche l’associazione a delinquere, in quanto risultano affiliati all’organizzazione, mentre il quarto, un 31enne di Sospiro, risulta indagato soltanto per lo spacco di stupefacenti.

Uno dei due 20enni di Martignana Po, peraltro, era già stato arrestato a Mantova nel maggio scorso insieme a una donna colombiana, perché trovato in possesso di due chili di eroina e altrettanti di cocaina. I corrieri in questione si occupavano di rifornire il mercato cremonese, quello mantovano e quello della bassa reggiana.

La maxi operazione è stata portata a termine dalla Squadra Mobile della questura di Reggio Emilia, supportata dal servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine e dalle Mobili di Bologna, Cremona, Firenze, Forlì, Mantova, Modena, Parma e Torino.

Tutto nasce da un’indagine avviata nel 2017 a Reggio, coordinata dal pm Giacomo Forte, che ha portato alla luce un ampio traffico di cocaina e marijuana.

Secondo quanto emerso dalle indagini, è stato delineato il ritratto di un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacente. Il lavoro congiunto della Dda di Bologna e della Mobile ha consentito di scoprire ben tre associazioni a delinquere (due composte da cittadini albanesi e una da cittadini marocchini) specializzate nel traffico, anche internazionale, di ingenti quantitativi di cocaina.

Secondo quanto ricostruito, la droga veniva trasportata grazie a dei mezzi muniti di doppio fondo (in possesso anche dei tre corrieri arrestati sul Cremonese), ricavati artigianalmente e ben nascosti ai controlli. Fondamentale per l’indagine anche l’uso di telecamere, opportunamente installate dagli investigatori, che hanno permesso di riprendere la consegna dello stupefacente. Le indagini sono tuttora in corso.

Laura Bosio

 

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