In un report del Cts regionale il motivo dello slittamento della riapertura delle scuole
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La diffusione del Covid tra gli studenti non consente di riaprire le scuole in sicurezza, almeno non finché non si sarà lavorato sui trasporti. A dirlo, come riporta l’agenzia Dire, è il Cts della Regione Lombardia, secondo cui la regione stessa “non è pronta per riaprire i cancelli delle scuole medie superiori. Manca ancora un’organizzazione strutturale dei mezzi pubblici, che possa renderli “dei luoghi sicuri” ha evcidenziato Guido Marinoni, membro dello stesso Cts.
Il dato è emerso nel corso dell’ultima riunione della Regione con il Cts, nel corso della quale è stato esaminato un documento che ha poi convinto la giunta regionale a rimandare l’apertura degli istituti. “Il report, consultato dall’agenzia ‘Dire’, e’ stato redatto da un gruppo di lavoro dell’Associazione italiana di epidemiologia: viene mostrato l’andamento dei contagi per fasce d’eta’ dal 21 settembre al 20 dicembre 2020. In Lombardia, nella fascia tra i 14 e 18 anni il numero di positivi sembra aumentare esponenzialmente durante il mese di ottobre, quando le superiori avevano ripreso regolarmente le lezioni in presenza. Tra il 12 e il 18 ottobre i contagi sono circa 300 ogni 100.000 abitanti. All’inizio di novembre diventano piu’ di 600 ogni 100.000 abitanti. Poi, inizia la discesa che coincide con la ripresa della Dad alle superiori e con l’istituzione della zona rossa su tutto il territorio lombardo. A fine novembre i positivi nella fascia d’eta’ tra i 14 e i 18 anni sono 200 ogni 100.000 abitanti. A livello locale, secondo i dati di Ats, nella fascia 0-18 anni sono stati 797 i contagiati nel corso dell’autunno (dato al 22 novembre), il 15,5% del totale (5131).
Sono stati questi numeri a far preoccupare la giunta regionale, in quanto, nonostante non sia possibile certificare quando e dove questi ragazzi si siano contagiati (se a scuola o durante le altre attività che in quel periodo erano consentite), i dati analizzati rivelano comunque che in quella fascia d’età il virus si diffonde sensibilmente.