Cronaca

Nuovi assessori, Moratti: 'Priorità revisione Legge 23 e riorganizzazione strutturale'

“La priorità sarà quella di rivedere l’organizzazione in modo che vi sia una maggiore attenzione al territorio”: una dichiarazione di intenti importante quella del nuovo assessore al Welfare e vice presidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti, presentata nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella mattinata di sabato. “Da questa emergenza possiamo uscire solo uniti, lavorando insieme” ha detto il vice governatore. Per questo “i primi passi che farò saranno quelli di aprire un tavolo di confronto con i direttori generali delle Ats, delle Asst e delle strutture accreditate del territorio. Ma voglio sentire anche i sindacati dei medici e delle professioni sanitarie, il mondo del volonariato e i sindaci del territorio. Voglio portare avanti questo impegno in un confronto costruttivo”. Per l’assessore “un’organizzazione strutturata è la miglior risposta a tematiche che non vanno viste solo nell’ottica dell’emergenza ma anche di tutte le altre patologie”. A partire dal problema sulle liste d’attesa. Fondamentale, quindi, “la revisione delle Legge 23”.

Entusiasmo anche da parte dell’assessore Alessandra Locatelli, con delega a Famiglia, Solidarietà sociale e disabilità: “Sono orgogliosa di questo nuovo incarico” ha detto, evidenziando come i lombardi siano “un popolo che si è gravemente sacrificato in questi mesi, un popolo che ha bisongo di rinascere e rimettere al centro la persona e la famiglia, senza lasciare indietro nessuno”. Tra le dichiarazioni di intenti, l’urgenza di “incontrare quel mondo del volontariato e delle associazioni che in questi mesi è stato vicino a chi ha bisogno. Dobbiamo stare insieme con progetti concreti e iniziative”.

Sul fonte dell’economia, Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo Economico, evidenzia la necessità di lavorare su due filoni principali: “Assicurare il nostro sostegno per la tenuta e la salvaguardia del sistema produttivo lombardo, ma anche creare gli strumenti necessari per lo sviluppo e il rilancio economico”. In che modo? “Ascoltando le associazioni di categoria e le imprese” continua Guidesi. “Ma anche sostenendo il lavoro e gli imprenditori nella strada che hanno deciso di seguire. E voglio sottolineare che l’astio e l’inimicizia che ho visto a Roma rispetto alle partite Iva qui non ci sono e non ci saranno mai”.

Laura Bosio

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