Economia

Stanga: 'Negozi di moda aperti nel weekend occasione per far decollare i saldi'

(foto di repertorio)

Per Federmoda Confcommercio “l’inizio dei saldi è stato incoraggiante”. Ma, spiega Marco Stanga, presidente del gruppo, “nel week end auspichiamo ci sia il vero decollo delle vendite promozionali”. “La partenza in un giorno feriale – ammette Stanga – non ha aiutato troppo. Ma sabato e domenica i negozi di vicinato (non purtroppo le gallerie dei centri commerciali sono aperti per fare acquisti in sicurezza”. Una precisazione, quella di Federazione Moda Italia – Confcommercio, resa “necessaria da diffondersi sugli organi di informazione di notizie spesso inesatte sulla operatività dei negozi di moda nel weekend del 9 e 10 gennaio”.

Questo nonostante l’attesa delle nuove indicazioni del Dpcm, che comunque non interessa il fine settimana: “Il Decreto Legge n. 1 del 5 gennaio 2021 prevede l’istituzione della zona arancione in tutta Italia nei giorni di sabato 9 e domenica 10 gennaio per cui nel prossimo weekend i negozi di abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, tessile per la casa e articoli sportivi potranno rimanere aperti al pubblico. Restano chiusi, invece, gli esercizi commerciali presenti all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole”.

Per il presidente provinciale di Federazione Moda Italia-Confcommercio: “Le notizie sulle aperture dei negozi diffuse in modo impreciso sui media stanno generando ulteriori confusioni ai consumatori ed alle aziende che, proprio in questi giorni, puntano ad ottimizzare il periodo delle vendite anche con promozioni e saldi”. Stanga quindi conferma: “Le chiusure nei mesi cruciali dello shopping natalizio di novembre e dicembre nelle ‘zone rosse’ e quelle dei negozi situati nei centri commerciali, parchi commerciali, factory outlet e assimilati in tutti i giorni festivi e pre-festivi di dicembre, su tutto il territorio nazionale, di fatto hanno reso quanto mai ricca l’offerta di capi in promozione. Un danno enorme per le imprese ma anche una opportunità straordinaria per i clienti”.

Non manca, nell’analisi di Confcommercio, uno sguardo preoccupato per il futuro, in particolare se venissero introdotte nuove limitazioni, come spiega il presidente cremonese Andrea Badioni: “La gestione della pandemia, solo negli ultimi due mesi hanno comportato, complessivamente, in tutta Italia, perdite quantificabili in circa 15 miliardi di euro, considerando tutti i canali distributivi fisici del commercio al dettaglio”. “Il prolungamento di tali disposizioni anche nel mese di gennaio – conclude – non permetterebbe agli operatori di beneficiare pienamente del periodo dei saldi invernali, con conseguente ulteriore aggravamento delle già precarie condizioni economiche di moltissime aziende. Confermiamo, ancora una volta, le condizioni di sicurezza in cui, grazie all’adozione di stringenti protocolli, viene svolta l’attività in tutti gli esercizi commerciali. Ulteriori chiusure decreterebbero la fine di moltissime imprese. Per di più senza nessun vantaggio dal punto di vista del contenimento della pandemia. Proprio per questo è una situazione da evitare in ogni modo”.

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