Politica

Chiusura Dordoni: le reazioni politiche del centrodestra

Dopo la notizia della chiusura del centro sociale Dordoni non si fanno attendere le reazioni della politica cremonese specialmente di ala centro-destra, che da tempo chiedeva la chiusura del collettivo.

“Il Covid ha sconfitto il Dordoni, che per mancanza di fondi chiude i battenti”: a dirlo è Alessandro Zagni, consigliere comunale della Lega, che ricorda quanto accaduto in passato: “Dopo la devastazione della città del 24 gennaio 2015 i cremonesi si erano indignati davanti ai comportamenti di questi ‘militanti’, e la sinistra locale – al di là delle condanne di facciata – aveva continuato a tollerarli e ospitarli. La nostra amministrazione comunale non ci è arrivata, ma ci ha pensato la pandemia.

Onore delle armi ai perdenti, che – ricordiamolo – hanno più volte ‘attaccato briga’ anche con la mia parte politica – nonostante la Lega rappresenti una organizzazione politica pacifica e democratica che non si pone l’obiettivo di distruggere le città. Spero davvero che questi ragazzi riescano ora a ricollocare le proprie battaglie di ideali in modelli di comportamento più rispettosi delle idee degli altri e della città in cui vivono. Per la crescita di una comunità c’è bisogno di dibattito e dialettica, dei danneggiamenti invece non sentiremo la mancanza”.

Duro il commento di Marcello Ventura, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che ha sempre mosso battaglia contro il centro sociale, e che attacca anche il comunicato con cui il Dordoni ha annunciato la chiusura: “Raccolta fondi per spese legali a difesa delle compagne e compagni……! Gramsci era più moderno 100 anni fa!” commenta. “Uno sproloquio autocelebrativo nel più puro politichese sessantottino. Fino alla famosa manifestazione del 25 gennaio, loro fiore all’occhiello, il centro sociale era occupato con regolare affitto. Poi l’amministrazione li ha sfrattati.  La cosa singolare è che a detta dei frequentatori del centro sociale, continuavano a pagare l’affitto e il Comune non ha mai spiegato se lo incassava e se sì a che titolo, avendoli sfrattati. Mi auguro che ora venga fatta chiarezza su questa vicenda e che si progetti subito la riqualificazione dell’area”.

Per Carlo Malvezzi, consigliere comunale di Forza Italia, “la chiusura di un luogo di aggregazione è sempre una sconfitta a prescindere dall’orientamento politico-culturale di chi quel luogo l’ha animato”. Questo, secondo Malvezzi, “non cancella il fatto che il Centro Sociale Dordoni è risultato essere collegato a fatti incresciosi che hanno lasciato una ferita indelebile nella storia della nostra città. Crediamo nella libertà di pensiero e la difendiamo sempre, purché questa si manifesti in un contesto di rispetto sociale e di legalità. Su questo aspetto non accettiamo cedimenti”.

E si guarda avanti: “Ora chiediamo che, qualora il Comune di Cremona optasse per mantenere l’attuale destinazione d’uso dell’edificio, esso sia assegnato quanto prima ad associazioni che svolgono un reale servizio alla nostra cittadinanza. Ci sono realtà che ne hanno bisogno ed è giusto che Cremona valorizzi il loro impegno” conclude il consigliere forzista.

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